Sarei però disgustosamente “politically correct”, e non lo vorrei, se dicessi che con l’impegno e la pazienza ogni cane potrebbe riuscire bene. Non è vero. Ci sono cani che la vocazione acquifera la sentono da piccoli ed altri che non la sentono mai, ma accettano il lavoro anche se lo fanno come lo farebbe una donna delle pulizie comandata di lavare sette piani scale entro mezzogiorno. Infine, c’è un piccolo ma ben visibile contingente di soggetti che invece la rifiutano completamente.
Mai, e ripeto mai, come nel caso degli ambienti umidi il buongiorno si vede dal mattino. Il cucciolo, ma anche l’adulto digiuno ( di caccia, sia chiaro!) che promette bene mostra alcuni segnali già dalla prima volta che entra in contatto con questo mondo nuovo e misterioso. Per quella che è la mia esperienza, gli accenni positivi possono riassumersi in due elementi fondamentali. Il primo è lo sguardo. Un cane che ha interesse ad entrare in confidenza con gli abitanti del mondo umido tenderà sempre a portare la linea degli occhi sopra il suo baricentro. Questo sta a significare che considera l’acqua non un pericolo mortale o un mostro tentacolare pronto a ghermirlo, bensì un luogo di lavoro come un altro, ed il suo interesse è rivolto alla scoperta delle meraviglie del nuovo posto e, anche se ancora larvatamente, al reperimento dell’usta utile di qualche pennuto, anziché a guardarsi da qualche immaginario pericolo. Non è difficile osservare questo particolare, che pur non essendo l’unico elemento valutativo, rimane quello di maggior peso in termini quantitativi. Il secondo fattore è la gioiosità. Un cucciolo, e spesso anche un giovane cane, è come un bambino: si sa che quest’ultimo quanto più è spensierato, tanto più gioca volentieri e compie piccole grandi imprese, come salire sui rami, correre in bicicletta in campagna, schiamazzare. Nessun bambino sarebbe in grado di esprimersi se fosse oppresso dallo spettro di qualcosa che lui ritiene un pericolo: avete mai visto dei bambini giocare spensierati a scuola quando li osserva un insegnante o il direttore della scuola? Ebbene un corso d’acqua, o una distesa allagata può suscitare nel nostro cucciolo i medesimi sentimenti di timore. Dunque occhio all’atteggiamento della coda, a quanto e a come si allontana, alla reazione che mostra se si leva un grosso animale come ad esempio un airone o un cormorano.
CANE DA FERMA : LA SCUOLA DELL’ACQUA..
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