I bellissimi Germani reali frequentano tutte le acque interne, principalmente j laghi e le paludi, e si trovano riuniti, durante l’inverno, in branchi di circa venti-cinquanta individui, solo raramente di alcune centinaia. Essi svolgono la loro attività principalmente all’alba e al tramonto, ma talvolta anche di notte, intrattenendosi invece di giorno nei luoghi per essi più sicuri, portandosi, quando sia loro possibile, nelle lagune salate, lungo le coste marine; con molta abilità essi nuotano fra la vegetazione palustre, dove l’acqua è bassa, tuffando di frequente la testa e il collo sott’acqua e raggiungendo così il fondo melmoso, nel quale ricercano il nutrimento, consistente in piccoli animali di ogni genere, soprattutto molluschi, vermi, insetti e crostacei, unitamente a sostanze vegetali. Sebbene eccezionalmente, i Germani si tuffano sott’acqua quando sono minacciati da qualche grave pericolo. La loro voce si può udire solo raramente e consiste nei maschi in un debole e acuto grido, traducibile in un “quisch-quisch” e nelle femmine in un forte e nasale “quack-quack”. Con il sopraggiungere della cattiva stagione, i Germani si raggruppano in branchi composti da numerosi individui e iniziano la migrazione prendendo il volo con il favore delle tenebre e posandosi per riposarsi soltanto nottetempo. Come quasi tutti i loro consimili, anche i Germani reali, a causa delle ali abbastanza lunghe e non molto ampie, devono, per innalzarsi in volo, compiere dapprima un buon tratto radente sulla superficie dell’acqua; nè riesce loro facile il posarsi, così che devono effettuare una discesa in linea obliqua. Una volta in aria, tuttavia, essi procedono velocemente, mostrandosi dotati di grandissima resistenza. Caratteristica e nota è la posizione a « V » rovesciata che le loro formazioni assumono durante i lunghi voli migratori.
IL RE DEL PADULE: IL GERMANO REALE
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