Banner 180x150
Caccia Oggi
  • Home
  • Account
  • Caccia Oggi TV
  • Chi siamo
  • Farfalla Viaggi
  • Legali
  • Login
  • Privacy
  • Privacy
  • Recupera Password
  • Redazione
  • Registrati
  • Storico Pagamenti

Storie d’Apertura: CON GLI OCCHI DEL CUORE…

Copertina
1 Settembre 2022 di Mario Sapia
Share

germano2Ma era trascorso nemmeno un quarto d’ora che vidi Zagor fermo, alcuni metri sotto di me. Potevo scorgerne solo la testa tra le canne, col suo naso poderoso diretto verso un punto indefinito. Arrancai fino a giù, e quel che vidi mi mozzò il fiato. Il vecchio cane era praticamente immerso nell’acqua. “Zagor, no!…vieni, torna indietro!”, berciai atterrito che potesse annegare cieco com’era, ma le mie urla parvero sortire l’effetto opposto. Il cane in realtà non era fermo, bensì mostrava solo una lentissima fase d’accertamento resa ancor più meditata dal fatto di trovarsi nell’acqua del canale fino al collo. Feci un altro passo in avanti e, inorridito, lo vidi partire a nuoto verso la sponda opposta.
Lo starnazzìo breve ma inconfondibile di un maestoso maschio di germano precedette l’uccello solo di un attimo. Imbracciai malamente e tirai il grilletto, e tuttavia lo centrai in pieno vedendolo precipitare nel torbido dell’acqua rigonfia. La corrente lo trascinò via alcuni metri finché un fortunoso cumulo di frascaglia ne trattenne la corsa. “Porta Eva!”, gridai. Ma la cagnina, intimorita dall’impeto del canale, toccò appena la sponda abbaiando furiosamente verso il germano morto e poi risalendo e correndo come una forsennata. In quel momento mi accorsi di Zagor. Il vecchio cane nuotava sotto il diluvio, annaspando fra i flutti del Maestro in piena alla ricerca di quell’animale che lui aveva sentito, e di cui adesso percepiva l’odore proveniente da chissà qualdove. Sentivo le gambe molli e la fronte ghiacciata nonostante l’acqua, ma non osai chiamarlo per non confonderlo ancora di più. Scossi la testa incredulo fissando il nuoto del cane e dissolsi le sue forme in quelle oniriche della notte trascorsa, collegando gli eventi e persino i luoghi. Ancora non mi capacitavo come facesse Zagor, divorato da quel male inestirpabile, a trovare la forza di fare ciò che stava facendo, da dove pescasse il coraggio di nuotare e cercare fra i flutti e gli spini oscurato dalla cecità e isolato dalla scomparsa quasi totale dell’udito, da cosa gli provenisse quella determinazione quando ormai non doveva più dimostrare niente a nessuno. Era un maestro. Un maestro di caccia e di vita, come oggi ce ne vorrebbero di più.

« pag 3 | pag 5 »

© 2023 Caccia Oggi . Tutti i diritti riservati.
Caccia Oggi - Via del Porto a Cesa 6
Marciano della Chiana , 52047 (Ar) ITALIA
C.F. e P.Iva 02163340512 - Testata Giornalistica registrata presso il Tribunale di Arezzo nr.7/13 del 17/10/2013
Direttore Responsabile Mario Sapia.
Powered by Tech Center s.r.l.