Nel caso degli strozzatori Wide Shot il target era quello di ottenere rosate un po’ meno concentrate di quelle normalmente ottenibili con uno strozzatore ***, cosa che in effetti sembra che i tecnici Benelli siano riusciti a realizzare riducendo in media la concentrazione di 3-5 punti percentuali ed ottenendo in tal modo rosate più ampie, più folte e più regolari, con i pallini che, come per gli strozzatori Long Shot, raggiungono le massime velocità possibili sia sparando caricamenti tradizionali che caricamenti dotati di contenitore.
In definitiva, Long e Wide Shot sono due strozzatori specifici per la caccia al colombaccio con pallini di piombo che hanno numerazione compresa tra 4 e 7 e fanno parte di cariche ad alta velocità che, per i pallini dal 5 al 7 possono essere tanto tradizionali quanto dotate di contenitore, mentre per i pallini dal 4 al 6 si tratta delle più veloci cariche pesanti, baby e magnum, ovviamente tutte con contenitore.
Sia la canna da cm 65 che quella da cm 70 sono camerate magnum e dotate di
bindella ventilata da cm 7 con mirino ad alta visibilità in fibra ottica. Si tratta in sostanza delle canne unificate Benelli e merita sottolineare come queste canne possiedano accorgimenti volti ad eliminare qualsiasi variazione del rapporto tra punto di mira e centro di rosata sia sparando come smontando e rimontando l’arma. Potrebbe apparire quasi un dettaglio scontato e per qualcuno marginale, ma chi ha la sfortuna di non sapere dove va a finire il colpo che sta per sparare fa presto a rendersi conto di quanto certi “dettagli” volti a precludere gli “spostamenti” della canna siano importanti. Le canne Benelli presentano un prolungamento posteriore (la parte che entra nella carcassa) maggiorato, e dotato di un solido “dente” che impegna una sede nella carcassa, contestualmente sono state create due superfici di battuta che rendono le canne stabilmente coassiali con l’otturatore. La superficie di battuta più arretrata è quella creata dal “tronco di cono” la cui faccia posteriore poggia su quella anteriore della carcassa, quella anteriore è costituita dalla faccia inferiore dell’occhione che va a battuta su una corrispondente superficie sulla sommità del tubo serbatoio. Tutte le superfici in gioco sono rettificate, la faccia
anteriore della carcassa è normale all’asse dell’otturatore e la faccia del “tronco di cono” è normale rispetto all’asse della canna; è normale all’asse dell’otturatore anche la superficie sulla sommità del tubo serbatoio ed è normale all’asse della canna la corrispondente superficie di appoggio dell’occhione. Una volta montato il fucile e serrato il tappo di fissaggio otturatore e canna sono coassiali e mantengono questa coassialità sia sparando sia se smontiamo e rimontiamo l’arma. La Benelli è stata la prima a implementare simili accorgimenti e ancora oggi è l’azienda che lo fa con maggiore accuratezza e “profondità”. Tuttavia, non è più la sola: ancora una volta ha fatto scuola, e se tra chi si è ispirato alle soluzioni da essa adottate c’è chi lo fa con la dovuta cura, dobbiamo notare che esistono pure imitatori formali, ma non sostanziali.
BENELLI “COLOMBO” : IL GRANDE SPECIALISTA
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