Questo lungo inquadramento preliminare è stato necessario per dare conto di quelle che sono stati gli interventi tecnico-prestazionali che hanno portato alla definizione del modello “Colombo” partendo dal Montefeltro. Anticipiamo subito che il fucile viene offerto con due diverse lunghezze di canna (cm 65 e cm 70) ciascuna delle quali è dotata di due diversi strozzatori (Long Shot e Wide Shot) lunghi cm 9 studiati appositamente per rendere al meglio con i piombi e le cariche da privilegiare nella caccia al colombaccio. Avendo voluto ottimizzare il rendimento degli strozzatori dedicati per le cariche di normale (e praticamente esclusivo) impiego nella caccia al colombaccio, questi strozzatori da cm 9 sono destinati esclusivamente all’uso di pallini di piombo o di pallini non tossici con durezza al cuore inferiore a 40HV, sono quindi esclusi tutti i pallini che ricadono sotto la dizione steel shot. Le canne sono comunque punzonate col giglio (steel rated) e qualora si vogliano o si debbano utilizzare i pallini di acciaio si può ricorrere ai normali strozzatori Benelli da cm 7.
A questo punto diventa necessario spiegare cosa si intende con ottimizzazione delle prestazioni per i due strozzatori dedicati. Iniziamo col dire che tanto per il Long Shot come per lo Wide Shot Benelli ha cercato di ottenere le velocità più elevate possibili, cosa che significava ridurre al massimo attriti e “intasamenti” all’interno degli strozzatori. Fin qui tutto bene perché queste “riduzioni” significano anche minori deformazioni a carico dei pallini periferici e quindi rosate più uniformi, regolari e folte. E proprio alle rosate più uniformi, regolari e folte i tecnici della Casa sono stati disposti a sacrificare qualche cosa in termini di concentrazione della rosata per i Long Shot.
Aumentare la concentrazione rispetto a uno strozzatore * è cosa che può portare a raggruppamenti indesiderati dei pallini (con creazione di vuoti), nello studio dei profili interni dello strozzatore Long Shot è stato quindi scelto un compromesso che salvaguardasse al massimo regolarità e uniformità con tutti i pallini/caricamenti, anche se questo ha significato che con alcuni è stata ottenuta una concentrazione maggiore del 2-3% (rispetto allo strozzatore *) mentre con altri si sono mantenuti gli stessi livelli o è stato magari perso un punto percentuale: poco male, nella rosata ci sono più pallini e questo conta molto di più. Benelli avrebbe potuto selezionare alcune cariche e ottimizzare al massimo per queste i Long Shot, ma sarebbe stata un’operazione non corretta e diciamo pure poco onesta perché vista la varietà dei caricamenti disponibili si sarebbero ottenute prestazioni superlative sulla carta, ma prestazioni reali inferiori nella media. E a contare sono le prestazioni che possiamo attenderci con qualsiasi caricamento di qualità vogliamo utilizzare perché è semplicemente impensabile “legare” le prestazioni di un fucile solo a un ristretto numero di caricamenti di dati produttori.
BENELLI “COLOMBO” : IL GRANDE SPECIALISTA
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