Ebbene, tutto questo ha un prezzo energetico enorme. Un prezzo fisico ed uno mentale. Ecco perché la passione e la buona struttura sono due dotazioni indispensabili. Ma avevamo detto ch’erano tre. La terza è una componente spesso trascurata, ma a mio avviso di importanza quasi paritaria alle altre due: la posizione gerarchica. La natura di animale di branco è nel cane fortemente percepita, riflettendosi sia nei rapporti intraspecifici, ossia fra consimili, sia in quelli interspecifici, cioè rivolti ad altri animali domestici sociali di pari livello, come il cavallo, oppure all’uomo. Tanto più un soggetto occuperà una buona posizione nell’ambito di quello che considera il suo “branco” d’appartenenza, tanto maggiore sarà il suo grado di sicurezza in sé stesso. E’ verissimo che molti soggetti abbastanza sottomessi si rivelano degli ottimi segugi: ma quanti di questi sono utilizzati, vocativamente, a singolo? Sono validi in muta, dove c’è un leader che si assume ogni responsabilità, ma rarissimamente si faranno apprezzare lavorando da soli. Provate a chiedere agli allevatori o ai cacciatori esperti che conoscete e vedrete che nessuno di loro vi dirà che il famoso “Lampino”, o “Tell”, o che so io, il quale veniva impiegato a singolo, era uno che in canile si faceva soffiare impunemente la zuppa o la fidanzata. Naturalmente, in una situazione ordinaria anche un soggetto di basso grado gerarchico, impiegato magari perché dotato di grande olfatto o di particolari caratteristiche che possono piacere, potrà dare buoni risultati. Ma qui stiamo parlando di eccellenza. Mi riferisco segnatamente a quelle situazioni di particolare avversità meteorologica che possono d’improvviso sopraggiungere magari mentre stiamo seguendo il nostro cane in un bell’accostamento. Una tempesta di vento improvvisa, un forte temporale oppure, nei giorni dell’apertura, il sorgere di un sole bollente dal quale non ci si può in alcun modo riparare, sono tutti eventi che possono risultare catastrofici sul buon fine di un accostamento.
Il segugio che lavora da solo deve essere in grado di affrontarli mantenendo la concentrazione sul filo dell’usta che sta seguendo. Con la determinazione che solo la passione può dare, la calma sicura di un leader naturale, e l’efficienza incrollabile di un atleta perfetto.
Caccia alla seguita: uno per tutti…
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