Dunque, quali attributi devono avere allora i nostri inseguitori? Come si devono comportare?
La prima caratteristica importante, come avrete certamente intuito è l’olfatto, caratteristica sempre connaturata con il segugio. I migliori nasi canini appartengono ai cani da seguita. La capacità olfattiva è una qualità che può esprimersi negli individui in modo differente, consentendo loro dunque di accedere a sfere diverse, ma senza per questo essere “quantitativamente” più presente nell’uno che nell’altro. Einstein e Michelangelo erano entrambi dei geni: le attitudini erano opposte, ma forse qualcuno può stabilire chi dei due fosse il più intelligente? Bene, ripiombando fra le cose canine,
l’inseguitore deve essere assai dotato olfattivamente al pari dell’accostatore, anche se la sua qualità olfattiva deve essere di tipo diverso. La lepre quando è inseguita, viaggia ad altissima velocità per i primi cinque o seicento metri, dopodiché si adatta alla velocità degli inseguitori che controlla con l’udito e, in alcuni casi con l’esperienza e la conoscenza del territorio. Le prime vestigia che i segugi incontrano sono costituite soprattutto dal fiato emesso, il quale è caldo e ancora in sospensione mentre le orme entreranno in gioco solo in misura molto parziale, in quanto l’alta velocità di fuga ed i conseguenti lunghi balzi non consentono che ad una minuscola parte di essudato di aderire al suolo. La prima pista, dunque è quella calda ed aerea.
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