Saliamo lungo la strada provinciale che dal mondo di valle porta su, e lasciandoci alle spalle i chilometri percepiamo il cambiamento di penetrare in un universo a parte, quasi un Olimpo popolato da fauni e ninfe che fanno capolino da ogni pianta osservando i visitatori.
Abbadia San Salvatore appare all’improvviso, insieme con la prima aria di conifere che giunge al nostro olfatto. E’ una cittadina di origini antiche usa ad accogliere contegnosa, consapevole di avere una storia intrisa dai nomi illustri di papi e di re. La piazzetta dell’Abbazia del S.S. Salvatore è un piccolo capolavoro di architettura, dominata dalla facciata romanica e dalla coppia di torri di cui una sola compiuta, offrendo così, fra i pochissimi esempi in Italia, una particolarità notevole derivante in pieno dallo stile carolingio.
L’ingresso è solenne, con il suo arco a tutto sesto sormontato da una trifora di valenza simbolica ed armonizzante al contempo, e lascia intuire l’atmosfera che ci accoglierà una volta varcata la soglia.
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