Con la figura 2 rimaniamo in famiglia, trattandosi di un opera di Joshua Dalby, figlio di David. Davanti allo sfondo di una teoria di colline, un gentiluomo a cavallo ed il suo guardiacaccia fanno una sosta fra un tiro e l’altro alle grouses, in compagnia dei loro pointers neri. Anche in questa tela del 1840 assistiamo alla composizione di un punto luce, incentrato ancora una volta sui cani, oltre ad un altro, più raffinato, che segnala la confluenza fra due vallate lontane. L’ombra di Turner, in piccole o grandi dosi, non manca mai di farsi notare.
Nella figura 3 incontriamo un’altro dei grandi classici inglesi: la caccia con i levrieri, o coursing. L’artista, Henry Culvert, ha voluto rappresentare il “toss”, che è una mossa particolare e spettacolare che la lepre compie come estrema risorsa quando i greyhounds stanno per ghermirla. E’ uno strabiliante salto all’indietro, sopra le schiene dei cani passando davanti al loro muso. Un toss ben eseguito, se il terreno lo permette, può consentire all’orecchiona di salvere la pelliccia. Culvert, anima artistica romantica, come si evince dalla drammaticità della scena dipinta nel 1830, fu fra i migliori pittori che si occuparono di questa specialità venatoria.
L’Ottocento Inglese: nel segno di Artemide – 1 parte
L'angolo della musaCondividi: