Proseguendo la tradizione, fu Federico Bossi Fedrigotti, padre di Gian Paolo, a
intuire la necessità d’una profonda innovazione. Grazie a lui si passò all’imbottigliamento, e nel 1961 creò il primo “uvaggio bordolese” in Italia, ottenuto con la vinificazione contemporanea di uve Merlot e Cabernet, ovvero le basi dei grandi
vini di Bordeaux. Il conte mi spiega che caccia e vino sono due passioni intense ma su piani totalmente differenti. Nel vino si ricerca ogni giorno di vincere con l’eccellenza, la competizione del mercato globale. La caccia invece non è mai vincere, la sfida è di poter ancora andare liberi per boschi nella natura, con l’età che avanza.
Saluto dopo un brindisi, immancabile, il cacciatore e vignaiolo Gian Paolo Bossi Fedrigotti, uomo gentile, che vive e gode i frutti di madre terra.
ESCLUSIVA CACCIA OGGI – “PROFUMO DI CACCIA E DI VINO..” Intervista al conte Bossi Fedrigotti
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