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Verso l’XI Congresso Nazionale Arcicaccia: intervista ad Osvaldo Veneziano

1 Settembre 2016 di Redazione Caccia Oggi
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Unità difficile?

Si lavora. Ci sono la CCT in Toscana, la FENAVERI in Emilia Romagna e altre

Assegnati i delegati al Congresso Nazionale Oggi 27 agosto 2016 la Commissione Nazionale per il Congresso di Arcicaccia ha reso nota la fine dei congressi territoriali e quindi definitiva l'assegnazione dei delegati al congresso nazionale. La Mozione 1 “L'Arcicaccia è per una nazione orgogliosa dei suoi cacciatori” ha ottenuto l’87,44, la Mozione 2 “Per la casa comune dei cacciatori italiani” ha ottenuto 11,86, gli astenuti rappresentano lo 0,69, di conseguenza la percentuale dei delegati per la Mozione 1 è del 75% e per la Mozione 2 è del 25%.

Assegnati i delegati al Congresso Nazionale
Oggi 27 agosto 2016 la Commissione Nazionale per il Congresso di Arcicaccia ha reso nota la fine dei congressi territoriali e quindi definitiva l’assegnazione dei delegati al congresso nazionale.
La Mozione 1 “L’Arcicaccia è per una nazione orgogliosa dei suoi cacciatori” ha ottenuto l’87,44, la Mozione 2 “Per la casa comune dei cacciatori italiani” ha ottenuto 11,86, gli astenuti rappresentano lo 0,69, di conseguenza la percentuale dei delegati per la Mozione 1 è del 75% e per la Mozione 2 è del 25%.

aggregazioni. Da pochi giorni è operativa la FENAVERI Nazionale, una prospettiva…. Intanto la massa “critica” messa insieme, per la polizza venatoria, da FIdC, ARCI Caccia, Anuu pur non avendo portato riduzioni al costo per il socio, ha migliorato il servizio ed il potere contrattuale con il mercato che la polizza della sola FIdC non aveva.
Si andrà in Europa dopo aver sentito tutti e a rappresentare le cose che uniscono.
L’unità delle Associazioni e la concorrenza delle idee, può creare alleanze con la Società: da questo i tavoli unitari, la Fondazione UNA ed i suoi progetti.
Se il cacciatore dice che la caccia è bella, ha la credibilità comunicativa dell’oste che dice che il vino è buono. Quando la società darà in modo maggioritario assenso alla caccia avremo più giovani e avremo raggiunto i risultati. E’ importante che la FidC senta l’importanza di lavorare con Legambiente e l’ISPRA. L’ARCI Caccia, parte integrante della Federazione ARCI, è naturalmente più portata a dialogare con la Società Civile.
Con il Congresso, limiti e potenzialità della prospettiva unitaria sono più netti?

Certamente si: tutti i sottoscrittori del documento FENAVERI hanno cosa fare per qualche anno: provare a condividere tutto e, comunque, sicuramente il possibile. Dare la rappresentanza di tutte le Associazioni Venatorie negli ATC, mettere insieme l’attività sportiva, i costi tessera, le assicurazioni, l’Europa.Mi dicono che in Umbria circolano voci per cui se in due anni non ci sarà l’Associazione unica, la FidC potrebbe uscire dalla FENAVERI.Cosa è entrata a fare allora la Fidc? Perchè non ha messo nello statuto il suo scioglimento? Ridicolo. Se poi vuole stare da sola fatti suoi! Per l’Arcicaccia fa fede quanto sottoscritto dal suo Presidente e approvato dai loro organismi. Il resto sono contraddizioni e allucinazioni autoreferenziali tutte interne, alle quali ne altre associazioni ne l’Arcicaccia erano interessate. Si chieda all’Anuu se ha intenzione di estinguersi. Fanno testo i documenti della FIdC che parlano di rafforzamento della stessa attraverso un nuovo modello associativo da proporre alla loro Conferenza di Organizzazione. Inoltre, se vuorranno fare una Società di servizio noi ci saremo. Una Fondazione per gli immobili in quota parte, dove ognuno metta e riceva di conseguenza, anche per noi è interessante. Si vuole fare altro? Si azzeri tutto e si costruisca il nuovo.
Devono cambiare le Associazioni?

Tanto e presto. Se guardano solo all’interno del mondo venatorio sono “fottute”. Il tema è quanto conteremo nella Società per conquistare adepti nelle future generazioni. Altro che riproporre di superare la frattura di un tempo che fu. Quel tempo è passato per sempre. Ci vuole un nuovo linguaggio e coerenza. Cantare messa diversa in ogni chiesa ove si va è un opportunismo che fa male alla caccia.

Si supereranno retropensieri e fughe?

Retropensieri, contaminazioni, fughe all’indietro hanno trovato un potente “contraccettivo” che si è sviluppato con il nostro Congresso. Altre Associazioni discutono sulla base dei “signori delle tessere” e del potere contrattuale che ne deriva: Chi ha provato a contaminare l’Arcicaccia ha fallito.
La scelta delle Mozioni ha chiuso la porta a ipotesi di contrattazioni per le tessere che si fanno. Perchè il primato è stato quello democrazia di una testa un voto.
Le regole per il futuro le ha dettate il Congresso e varrano per tutti i soci dell’ARCI Caccia.

Ci vogliono gruppi dirigenti conseguenti?

Certo e ovunque naturalmente, non sarà un dirigente chi non opererà nel rispetto delle decisioni assunte. Le idee diverse vanno coltivate e rispettate tutte ma si dovrà convergere sul lavorare sul rafforzamento di un’Associazione che per finalità costitutive “associa”. Il lavoro migliore che può essere svolto per l’ARCI Caccia si declina con: più forza all’unità e più qualità della stessa.
Gruppi dirigenti non fatti da dipendenti ma una squadra nazionale di giovani con un’età media inferiore a quella delle altre Associazioni venatorie. Organizzati per aree interregionali, per forme di caccia, per coinvolgere e valorizzare in un percorso unitario di governo di tutta la caccia: i cinghialai cpossono essere il ponte più robusto per portare la caccia nella Società.
Il Corriere della Sera l’ha definita qualche giorno fa una “leggenda della caccia italiana”. Che ci dice di lei?

Definizione da “Scherzi a parte” forse derivata dall’emozione provocata dal successo della concittadina di famiglia Diana Bacosi, oro olimpico nello skeet alle ultime olimpiadi. Ha vissuto le prime esperienze nella comunità del Circolo ARCI Caccia di Cetona, un gruppo unito e coeso che l’ha vista nascere e dal quale solo la morte ha sottratto persone carissime.
L’ARCI Caccia ha anche questa forza: quella di unire.
Che farò dopo il congresso?
In una squadra si fa quello che decidiamo tutti insieme… Se serve il massaggiatore…
Pointer 1In estrema sintesi ci dia una conclusione..

La Federcaccia, qualora ci fosse, rinunci a qualunque idea annessionistica. Avanti con la Federazione Nazionale e le confederazioni per trovare i giusti punti di forza nei confronti delle istituzioni nazionali e periferiche. All’Arcicaccia offro una riflessione banale: quanti ritengono che malgrado luci e ombre, si sta meglio nella nostra associazione ci aiutino e si impegnino. Se non sentono questo piacere, riflettano, associarsi all’Arcicaccia non può essere una sofferenza e, grazie a dio, il Congresso ha detto che non lo è. Porte aperte e un caloroso ringraziamento a quanti ci hanno preferito e vorranno continuare a preferirci. Un affettuoso benvenuto a quanti per la prima vola prenderanno la nostra tessera.

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