Da Federazione Italiana della Caccia. Le Associazioni Venatorie e le Associazioni Agricole della Provincia di Terni, unitamente all’ATC 3 Ternano – Orvietano, hanno scritto alla Presidente della Giunta Regionale dell’Umbria Catiuscia Marini, all’Assessore Regionale alle riforme Dott. Antonio Bartolini, all’Assessore alla qualità del territorio e del patrimonio agricolo, paesaggistico, ambientale dell’Umbria Fernanda Cecchini e al Presidente della Provincia di Terni Leopoldo Di Girolamo per esternare alcune considerazioni sulle problematiche legate all’eventuale soppressione del corpo di Polizia Provinciale di Terni. Di seguito il testo della lettera:
“Le Associazioni Venatorie (Federcaccia, Arcicaccia, Enalcaccia, Italcaccia, Liberacaccia, ANUU, CPA) e le Associazioni Agricole (Coldiretti, Confagricoltura, CIA) della Provincia di Terni, unitamente all’ATC 3 Ternano – Orvietano, avuta notizia di un possibile scioglimento del Corpo di Polizia Provinciale di Terni riunitesi per discutere di tale eventualità, esprimono grave preoccupazione per le conseguenze negative che ciò potrebbe avere sul patrimonio faunistico del nostro territorio.
Desta non poca preoccupazione la superficialità con cui si sta affrontando questa delicata problematica e denota una pericolosa leggerezza che trascura tutti gli aspetti professionali che attengono allo svolgimento di questa peculiare attività di servizio a garanzia di un bene comune; in particolare la Vigilanza, vista come tutela di risorse faunistico-ambientali è una risorsa della collettività, non solo del mondo venatorio, ed essa necessita di una sensibilità , di una conoscenza normativa e del territorio “indispensabili”, e non solo, che non vanno sciupate in quanto non si inventano in poco tempo.
A tale proposito si ricorda che, ai sensi della legge n. 157/92 e delle varie leggi regionali, la Polizia Provinciale riveste un ruolo di primo piano in merito all’attività di vigilanza sull’esercizio della caccia, per la prevenzione e repressione dei vari fenomeni di bracconaggio e sulla tutela della fauna selvatica, anche di quella minore. Sovrintende alle attività di recupero, ripopolamento, censimento, piani di controllo, protezione e per quanto concerne la fauna selvatica.
La ipotizzata soppressione della Polizia Provinciale, infatti, con il conseguente venir meno dell’attività di controllo e di vigilanza del territorio a caccia programmata e degli ambiti protetti ed in particolare delle Zone di ripopolamento e cattura, comporterebbe gravi conseguenze per la gestione del territorio in generale.
Tali interventi, che si estrinsecano in catture e/o abbattimenti controllati, sono assegnati dalla legge in via prioritaria alla Polizia Provinciale in un’ottica di salvaguardia della compatibilità con le esigenze di conservazione della fauna selvatica. Tanto è vero che gli addetti della Polizia Provinciale sono spesso impiegati anche in operazioni di cattura o abbattimento, per ordine o su richiesta delle autorità, di animali problematici o pericolosi, nella maggior parte dei casi anche sfuggiti alla cattività.
Quanto sopra comporterebbe la messa a rischio dei risultati ottenuti dagli interventi dall’ATC 3 e delle associazioni suddette nel mantenimento ed incremento della fauna selvatica sul territorio.
La soppressione della Polizia Provinciale, inoltre, comporterebbe la impossibilità per le Guardie Volontarie delle Associazioni di proseguire negli interventi di controllo e di vigilanza del territorio, che a norma di legge vanno attuati sotto il controllo e la supervisione della Polizia Provinciale.
Del pari comporterebbe l’impossibilità dell’attività di contenimento delle specie critiche, che tanti danni provocano all’economia agricola della nostra regione.
Si chiede, pertanto, che la Regione dell’Umbria garantisca l’esistenza e la continuazione dei servizi della Polizia Provinciale, di stanza a livello territoriale e semmai rafforzi l’attività di controllo e di vigilanza sul patrimonio faunistico, che ricordiamo è patrimonio indisponibile dello stato e pertanto risorsa di tutta la collettività.
Le scriventi Associazioni infine, auspicando la giusta attenzione sulle problematiche espresse, porgono distinti saluti e comunicano che il presente documento verrà consegnato anche agli organi di stampa.”.