Quando la realtà supera la più terribile delle fantasie, ci si può aspettare di tutto. E’ possibile infatti che la nostra coscienza pensante rifiuti di credere a ciò che ha davanti, come anche è facile che il processo d’immedesimazione negli avvenimenti sia tale da togliere il sonno. Leggendo questo libro, molto probabilmente vivrete entrambe le sensazioni, perché è talmente ingente la mole di avventura, dramma, follia, terrore che vi sono descritte, da non poter essere contenute su un unico binario dimensionale.
E’ una delle più grandi e drammatiche storie di mare e di caccia mai vissute, raccontate con uno stile quasi documentaristico, da storico più che da scrittore, e proprio per questo maggiormente asseveranti una realtà che nessuno, ne prima ne dopo, avrebbe mai potuto immaginare. La tragedia dell’ “Essex”, con la sua nemesi dei cacciatori che diventano prede, ispirò Herman Melville per la sua “Moby Dick”, e, pare abbia ispirato anche Ron Howard, il grande regista hollywoodiano, a girare un film che, secondo indiscrezioni, dovrebbe essere distribuita nella sale intorno a Natale. Il mezzo migliore però, come sempre, è quello di penetrare questa vicenda con la propria mente leggendo delle pagine che, ne sono certo, non dimenticherete mai più.
Nel cuore dell’oceano, di Nathaniel Philbrick
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