Nel novembre del 1820, al largo delle isole Galapagos, la baleniera “Essex” venne attaccata e affondata da un gigantesco capodoglio. Venti uomini scamparono al naufragio, rifugiandosi su tre scialuppe. Iniziò così una terribile odissea: circa 4500 miglia nautiche attraverso il pacifico fino all’approdo sulla costa cilena, segnate da fame, disidratazione, follia, cannibalismo, attacchi di squali e di orche. Per narrare questa straordinaria e terrificante epopea, Nathaniel Philbrick non ha utilizzato come fonte solo il diario di uno dei superstiti, ma ha riportato alla luce altre testimonianze inedite e soprattutto ha ricostruito il mondo vitale, avventuroso e affascinante della cittadina di Nantucket.
Philbrick, è un ricercatore in Storia presso la Nantucket Historical Association. E’ autore di vari saggi storici, tra cui Away Off Shore, Nantucket Island and its People 1602-1890, e di vari libri sul mare e sulla vela. E’ attualmente direttore dell’Egan Institute for Maritime Studies di Nantucket. “Nel cuore dell’oceano”, ha vinto, nel 2001, il premio “Giuseppe Mazzotti” .
Il volume è edito da Garzanti.
(Illustrazioni tratte dal libro)
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