La Federcaccia Regionale del Piemonte ha inviato a tutti i presidenti provinciali della regione e ai federcacciatori piemontesi una nota in cui dà conto dell’incontro avvenuto nella mattinata del 7 maggio con l’Assessore Ferrero. Questo il testo della lettera:
“Questa mattina il Coordinamento delle AAVV Piemontesi ha incontrato l’Assessore Ferrero, con un nutrito ordine del giorno.
In realtà s’è discusso di due soli argomenti: uno, il pessimo calendario venatorio 2015/16, che stava a cuore ai cacciatori; l’altro, la caccia selettiva al cinghiale, ‘cavallo di battaglia’ della nostra controparte.
Venendo al calendario le Associazioni hanno manifestato tutto il loro disappunto, per modalità e contenuti, precisando come mai prima di oggi si fosse verificata situazione analoga.
L’Assessore ne ha preso atto, convenendo sulla necessità di apportare correttivi e facendo presente come fosse stata l’urgenza d’averlo approvato a rendere…imperfetto quel documento!
La sua proposta è stata infine quella di costituire un “tavolo di lavoro”, analogo a quell’organo consultivo previsto dall’abrogata 70/96 (Comitato regionale di coordinamento delle attività venatorie e per la tutela della fauna selvatica, art.24), a cui avrebbero anche partecipato esponenti delle AAVV, delle Associazioni Ambientaliste e di quelle Agricole, oltre a Enti Locali.
Dal loro lavoro congiunto sarebbero scaturite modifiche e… migliorie, che la Giunta avrebbe potuto nuovamente votare prima dell’inizio della stagione venatoria.
Le Associazioni Venatorie hanno offerto la loro disponibilità, sempre che questo avvenga in tempi rapidissimi.
Federcaccia Piemonte ritiene che la strada della concertazione sia possibile, forse anche auspicabile, a condizione che si sani l’ingiustizia generale d’un documento che ora ci pone come… fanalino di coda del mondo venatorio nazionale.
Alcuni punti per noi restano irrinunciabili, a partire dall’apertura che deve essere anticipata e così via, senza voler ora entrare nel dettaglio di quelle che potranno essere le nostre richieste.
Quello che invece cari Amici si vorrebbe sapere da Voi, e dai federcacciatori delle nostre sezioni, è quali siano le aspettative del mondo venatorio piemontese, e dunque se di fronte ad un’offerta dell’Assessore ritenuta inadeguata, sia preferibile accettare per avere la garanzia di un inizio di stagione regolare o non, viceversa, agire nelle sedi opportune per ottenere tutela e giustizia. Va qui precisato come il termine ultimo per la presentazione di un ricorso al TAR, 60 gg. dalla data di pubblicazione, sia il 15 giugno, e dunque urge avere un Vostro riscontro nelle modalità che vi segnaleremo nei prossimi giorni.
Certi saprete essere collaborativi, ringraziamo e porgiamo cordiali saluti.
Federcaccia Piemonte”.