Da Arci Caccia. Presso il circolo ARCI Caccia di Cologne si è svolto domenica 3 maggio il congresso per l’elezione del nuovo Direttivo Provinciale dell’Arci Caccia di Brescia. Svolti gli adempimenti necessari per la regolarità della celebrazione del Congresso, ha aperto l’Assemblea un breve intervento introduttivo del Presidente uscente Adriano Pizzini. A seguire c’è stata la relazione del Vice Presidente Nazionale Giuliano Ezzelini Storti che ha rappresentato ai partecipanti il lavoro avviato nazionalmente per riprendere le relazioni e i rapporti con la società civile e con i “portatori d’interesse emergenti” che si avvicinano per la prima volta a queste tematiche. Ezzelini Storti ha sottolineato la necessità della costituzione di un luogo
di confronto formale e permanente con le rappresentanze di altre categorie
impegnate a ridefinire uno spazio culturale nuovo e credibile all’attività di gestione faunistica e venatoria. Il dialogo è attivo: dall’associazione degli imprenditori delle armi sportive da caccia, da esperti di comunicazione all’associazione dei veterinari, dalle Università – compresa
quella del Gusto – a Legambiente e a Federparchi. Queste iniziative hanno prodotto già alcuni formali Protocolli di Lavoro sottoscritti da Legambiente, ANUU, FIDC, ARCI CACCIA, ISPRA per dare corso alla costituzione e all’aggiornamento di una “banca dati italiana per gli ungulati”. Il Vice Presidente Nazionale ha, inoltre, espresso soddisfazione perché è stato finalmente “scritto” e “condiviso” l’Atto Costitutivo e lo Statuto della FE.NA.VE.RI., la più ampia Federazione unitaria di rappresentanza dei cacciatori italiani oggi possibile. (FIDC, ENALCACCIA, ARCI CACCIA, ANUUMigratoristi, EPS).
La discussione ha evidenziato le concrete possibilità per uscire dall’isolamento, così come maturate, sottolineando che occorre moltiplicare l’impegno comune affinché si consolidi, nelle Regioni, sia la nuova Federazione Unitaria delle Associazioni Venatorie Nazionali, sia il Tavolo della Filiera Ambientale nelle componenti già richiamate, al fine di concretizzare i “progetti” individuati.
Le problematiche regionali sono state esposte negli interventi del Presidente ARCI Caccia della Lombardia Vittorio Mainardi e dal Vice Presidente Vincenzo Botta. Il tema prioritario da risolvere in Regione è la definizione delle competenze che deriveranno agli Ambiti Venatori e ai Comprensori Alpini con il superamento delle Province, o così come previsto dalla “Legge Delrio” con le nuove responsabilità che saranno affidate alle “aree vaste” e in parte alla Regione Lombardia.
Si sono succeduti, interessanti valutazioni dei delegati dei circoli di Brescia, e tra questi citiamo sia quelli del Vice Presidente uscente Luigi Vecchio e del Presidente di Ome Gianni Biasutti, nonché quanto detto da Orio. Il dibattito ha confortato i contenuti delle relazioni. L’impegno comune registrato è stato quello di costruire, già entro la fine del 2015, una ARCI Caccia organizzata a dimensione di “area vasta” con un unico Gruppo Dirigente, da eleggere insieme, coinvolgendo le Federazioni di Brescia,Cremona e Mantova. Le finalità della riorganizzazione sono: ottimizzare le risorse per rendere più rappresentativa, incisiva ed efficiente l’attività dell’Associazione nei confronti dei soci ma anche quale più credibile
interlocutore dei cittadini e delle istituzioni. A tal fine occorrerà dare
continuità e trarre conseguenze organizzative delle Assemblee svolte anche impegnando maggiormente un Coordinamento costituito delle Regioni del Nord
dell’ARCI Caccia anche dedicando maggiore attenzione alle problematiche della caccia in zona Alpi, in parte sottovalutata dall’Associazione in passato.
Nelle riflessioni congressuali ha avuto rilievo l’esigenza di rinnovamento generazionale e di radicale cambiamento della natura e del modo di essere associazione. Non può essere lasciata decadere l’opportunità d’innovazione
che deriva dalla riorganizzazione congressuale delle Federazioni Provinciali dell’ARCI Caccia in “area vasta”, appuntamento che avrà il compito di eleggere i delegati al Congresso Nazionale. Attraverso questo percorso democratico si intende perseguire senza tentennamenti, l’obiettivo di un miglior futuro della caccia sostenuto con tutte le energie dell’Associazione.
Il voto unanime dei presenti ha incoraggiato a proseguire con grande determinazione nelle scelte di cui dovrà farsi carico il Gruppo Dirigente che accompagnerà l’Associazione fino ad ottobre, per preparare l’Assemblea
costitutiva dell’area Brescia, Cremona e Mantova.
Il Comitato Direttivo eletto, in attesa di alcune cooptazioni, risulta così composto:
Bertagna Mattia, Bianchetti Giuseppe, Bianco Walter, Biasutti Gianni, Chiari Renato, Frer Giovanni, Fustini Giovanbattista, Pizzini Adriano, Ranzetti
Ezio, Romano Renato, Serlini Giuseppe,Vecchio Luigi, Zamboni Claudio, Zanini Antonio.
Il Collegio dei Revisori: Zanini Michele, Peli Florian e Bendinelli Massimo.