(AGI) – Roma, 18 mar. – Gabbiani sempre piu’ invadenti, sempre piu’ numerosi ed anche aggressivi, specie nel periodo della riproduzione, della deposizione di uova e dello svezzamento dei piccoli. Ed e’ allarme nelle citta’, che si ritrovano a dover affrontare con questa che sta diventando un’emergenza. Un vero e proprio Sos Gabbiani viene lanciato ad esempio da Napoli, dove l’Ambito Territoriale di Caccia (Atc) ha messo a punto un ‘progetto di assistenza ai cittadini’ per le problematiche che si sono registrate proprio a causa della presenza dei gabbiani in citta’. “E’ l’amore per la citta’, il bene dei napoletani e non solo che ha spinto l’Ambito Territoriale della Caccia della provincia di Napoli ad occuparsi delle problematiche che derivano dalla presenza, troppo invadente, dei gabbiani, cosi’ come richiesto da tanti cittadini – viene sottolineato – Cosa fare quando un gabbiano depone le uova sul tuo balcone e poi non ti permette di uscire all’aperto perche’ in te vede una minaccia per i suoi piccoli?”. Il Comitato di Gestione dell’Atc, dove siedono ambientalisti, agricoltori, cacciatori ha pensato di rispondere – “e senza pregiudiziali ideologiche”, viene sottolineato in una nota – con il ‘Progetto SOS Gabbiani’ “per far convivere i volatili divenuti aggressivi con gli a umani” che si sono trovati ad ospitarli nel loro ambiente domestico. “Con l’arrivo dei primi caldi i gabbiani entrano nella stagione della riproduzione. I solai, i terrazzi delle abitazioni e degli uffici si prestano a diventare la loro dimora. Nei tre mesi circa che intercorrono tra la deposizione delle uova e lo svezzamento dei piccoli, i gabbiani assumono un atteggiamento ‘aggressivo’ verso quanto ai loro occhi sembra una minaccia per il nido e la prole. Comprensibile l’istinto dei gabbiani ma la cosa suscita problemi e anche qualche pericolo per i cittadini, per i bambini nonche’ qualche problema di igiene – spiega Sergio Sorrentino – Fino a qualche anno fa sui lastrici condominiali c’erano molte antenne della televisione che concorrevano a dissuadere i gabbiani, ma in questi anni la situazione in citta’ e’ cambiata e i tetti sono diventati per i volatili, ottime ‘simil scogliere’ dove nidificare”. Quella avviata e’ la prima iniziativa del genere in Italia. Dell’attivita’ e’ in fase di stampa un documentario e una pubblicazione scientifica. “E’ compito dell’uomo assicurare le condizioni di equilibrio tra le specie e, contestualmente tutelare il paesaggio urbano, i cittadini e anche gli ospiti ‘umani’. La scommessa che vuole vincere l’Atc di Napoli insieme con i portatori d’interesse che sono nel Comitato e nella filosofia del ‘Tavolo nazionale della Filiera Ambientale’ che si pone la prospettiva di cambiare, anche in Italia, i rapporti tra mondi che, per troppo tempo, si sono ideologicamente contrapposti e che invece possono confrontarsi cercando piu’ quanto unisce che quanto divide”. E cosi’ al ‘Tavolo della Filiera Ambientale’ si sono trovati a discutere Anuu Migratoristi, Arcicaccia, Cncn, Federcaccia, Federparchi, Legambiente, Societa’ italiana di medicina veterinaria preventiva, Universita’ Federico II – Dipartimento Di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali, Universita’ di Scienze Gastronomiche Di Pollenzo – Slow Food, Universita’ ‘Carlo Bo’ di Urbino. (AGI) Vic
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