Con il disegno della lama di questo coltello, si riesce ad ottenere un tagliente di ben 82 millimetri su una lunghezza della lama di soli 79 millimetri compreso il tallone; una caratteristica tutt’altro che indifferente. La robustezza è indiscutibile, con uno spessore della lama di quattro millimetri. Il disegno lascia abbastanza punta per poterci lavorare, senza generare il rischio di perforare le viscere dell’animale e conseguentemente rovinare la carne. Che, lo ripetiamo, è il motivo per cui è iniziata la caccia: all’origine per procurarsi il cibo e nelle campagne fino a pochi decenni fa per avere una fonte di proteine nobili. L’acciaio impiegato per la lama è l’ELMAX di Boehler- Uddeholm, un materiale nato dalla metallurgia delle polveri caratterizzato da una resistenza alla corrosione quasi doppia rispetto ad un pur eccellente 440C e con una resilienza tre volte maggiore, sempre rispetto all’acciaio di riferimento, che
per molti anni è stato un punto di forza dei coltellinai custom americani. Si tratta di una lega al Cromo-Molibdeno-Vanadio con significative percentuali di Manganese e Silicio e un contenuto elevatissimo in Carbonio, ben l’1.7 per cento. La lega raggiunge una durezza di 60 HRc in questo coltello, ma potrebbe giungere a 62 HRc. L’unione di questa durezza alla elevatissima resilienza consente una lunga tenuta del filo ed evita che il tagliente si possa scheggiare durante l’esecuzione di lavori gravosi. Sul dorso della lama, immediatamente dopo il foro caratteristico della produzione Spyderco, un tratto solcato da linee normali all’asse della lama stessa consente un solido e non sdrucciolevole appoggio per il pollice.
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