Chi va a caccia con un fucile finissimo, che è un peccato tenere in rastrelliera, solitamente è piuttosto selettivo nella scelta degli accessori, dall’abbigliamento al binocolo. Faceva eccezione, finora, solo il coltello per il quale si è sempre giustamente considerata l’efficacia e la qualità, ma di solito senza badare alla forma. Ora abbiamo anche un coltello che si può tenere in tasca ma può essere usato a caccia senza problemi, nato da una collaborazione tra l’italiana Lion Steel e l’americana Spyderco, entrambe Case produttrici di coltelli di qualità indiscutibile. Il coltello è ispirato al pluripremiato SR-1 di Lion Steel, ma con caratteristiche Spyderco che lo rendono ben riconoscibile fin dal primo sguardo.
La lama è del tipo Drop-point ma più panciuta rispetto al disegno originale di Loveless. E’ giusto così, perché il Dropped Hunter (lui non lo chiamò mai Drop-point nel suo catalogo) di Loveless era stato ideato, per usare le sue parole: Per operare sul cervo codabianca tagliando dall’alto verso il basso. Il disegno è universale e non fu mai confinato alle sole operazioni descritte dal suo ideatore, ma per poter usare la lama come skinner occorre che la parte curva abbia un andamento più pronunciato, in modo che un tratto sempre diverso del tagliente possa essere messo a contatto con il materiale da tagliare. Se in qualche punto il tagliente si dovesse essere ottuso, ce ne sarebbe sempre un altro tratto a disposizione.
Lil’ LionSpy di Spyderco : il coltello elegante
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