Da Arci Caccia Veneto. “Sul riordino istituzionale, in Veneto, dopo la legge Del Rio occorre fare presto e bene”: è l’invito che Giuliano Ezzelini Storti, presidente dell’Arci Caccia regionale rivolge agli amministratori del Veneto ai quali è affidato il compito di ridefinire funzioni, competenze e dotazioni organiche delle nuove Province.
“Avvertiamo i limiti della discussione fin qui avviata – continua il presidente dell’Arci Caccia – troppo incentrata sulla riorganizzazione del mero potere istituzionale e poco sulle necessità di dare concretezza all’azione amministrativa su temi di particolare importanza per le comunità locali. Ed anche il rinvio di una anno, di fatto, delle decisioni che la Regione dovrà adottare rischiano di generare ulteriore incertezza e confusione. Al contempo occorre che dal Parlamento e dal Governo arrivino indicazioni più chiare su come procedere”.
“In questo quadro – precisa Giuliano Ezzelini Storti – la gestione faunistica, ambientale e venatoria trova poco spazio nel dibattito e nella riflessione tanto che non si è avvertita l’esigenza di un confronto che coinvolgesse i diversi portatori di interesse. Eppure il tema non è di certo secondario poiché si interseca con quelli della gestione, della produttività e della bellezza dei territori ovvero con l’esigenza, nel tempo della crisi, di far ripartire economia e sviluppo”.
“La nostra idea – conclude Giuliano Ezzelini Storti – è che in capo alle nuove Province devono essere riassegnate le deleghe in materia poiché è a quel livello, viste le esperienze acquisite, che più e meglio si potrà fare nella gestione ambientale e venatoria del territorio. Per questo occorre pensare a strutture adeguate e a risorse che sia compatibili con l’attività che dovrà essere svolta. Sarebbe opportuno perciò che venisse istituito un tavolo di lavoro regionale che consentisse di mettere a punto una proposta condivisa”.
(L’Ufficio Stampa)