Da Federazione Italiana della Caccia. Come è noto con il Decreto emanato dall’Assessore regionale all’agricoltura siciliano, Antonino Caleca, lo scorso 9 dicembre, nell’isola è stata fissata al 10 gennaio la data di chiusura della caccia alla beccaccia, rispetto al 31, come previsto in precedenza dal Calendario Venatorio.
In una nota del giorno successivo, Federcaccia Sicilia, ha immediatamente stigmatizzato la decisione presa dalla Regione, sottolineando che si è trattato di un peggioramento immotivato della richiesta del Ministero dell’Ambiente.
Questo, ricorda la nota, ha inviato una richiesta ad alcune Regioni, fra cui la Sicilia appunto, che avevano stabilito nei rispettivi Calendari Venatori la chiusura della caccia al 31 Gennaio per Tordo Bottaccio, Cesena e Beccaccia, di anticipare, per detti selvatici, la chiusura della caccia “almeno” al 20 Gennaio sulla base di una “presunta” procedura europea. In realtà la Commissione Ambiente UE ha semplicemente chiesto all’Italia di chiarire alcuni aspetti dei Calendari Venatori, (PILOT 6599/14/ENVI), ed il Ministero dell’Ambiente chiede invece, ancora prima che la Commissione UE abbia espresso una valutazione, di chiudere anticipatamente la caccia. Nel frattempo, sottolinea Federcaccia Sicilia, “cosa fa la nostra Regione?”. “Un mese e venti giorni prima della data proposta dal Ministero, decide autonomamente di chiudere la caccia non al 20, data che tra l’altro FIdC aveva sempre proposto come correttamente giustificabile, ma addirittura al 10 gennaio”.
“Chissà – conclude – se adesso con la stessa solerzia saranno spostate le date di chiusura del Tordo al 20 Gennaio e quella degli acquatici al 31, su cui il Ministero è d’accordo…”.
Sicilia, anticipata al 10 gennaio la chiusura per la beccaccia
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