Il sangue dei cani di Terranova e la provenienza dall’isola omonima del nordamerica, è comunque un punto di riferimento assai solido ed accettato da tutti i grandi Autori, compresi il nostro Fiorone ed il tedesco Fritz Humel, il quale ne assevera questa provenienza geografica affermando inoltre che sulle coste canadesi, ed in particolare nella penisola del Labrador oltre che nell’isola di Terranova,
esistevano due varietà di cani chiamati col nome di quest’ultima, di cui una molto grande, che ha dato origine alla razza impiegata nel salvataggio nautico, e l’altra più piccola e leggera, chiamata anche “cane di Saint John”, che è poi quella che i britannici hanno importato ed incrociato per ottenere queste Formula Uno del riporto. Le due varietà erano entrambe utilizzate dai pescatori di quelle gelide contrade come ausiliari tuttofare a bordo ed a terra. I cani venivano impiegati per portare una cima da una barca ad un’altra, oppure per afferrare grossi pesci perduti nel ritirare le reti, o ancora per recuperare oggetti finiti in mare. In molti casi poi, erano proprio questi cani che saltavano in acqua per primi con il salvagente fra i denti, quando qualche malcapitato marinaio veniva sbalzato fra i marosi. Si capisce bene allora come in quella popolazione canina si andasse selezionando un ceppo che aveva dovuto imparare a considerare l’acqua come il proprio elemento naturale, e che aveva fatto del coraggio e dell’attitudine al riporto il veicolo istintuale essenziale per le proprie azioni.
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