Piccolo, ben costruito, piuttosto scuro e dal carattere intraprendente: le qualità del latin lover ci sono tutte, e forse anche per questo la Nostrano del Brenta ha deciso di dedicare al leggendario seduttore veneziano questo interessante sigaretto. E’ ottenuto con tabacco havana, probabilmente ibridato, ed è “air cured”, ovvero approntato senza il concorso del fuoco come, ad esempio, i sigari toscani. E’ strutturato con fascia e sottofascia, ed è riempito con una sorta di battuto grossolano, ovvero qualcosa di meglio del trinciato pur non essendo un long filler. Il Casanova è un sigaro di dimensioni ridotte, adatto ad essere fumato lontano da troppe elucubrazioni, ad essere portato a caccia, in barca, o allo stadio senza preoccuparsi di cogliere la sfumatura, o sforzarsi di gustare sottotoni che qui non esistono. Difatti, il Casanova ha un carattere legnoso, ed solo su questo legno che costruisce la sua offerta aromatica. A crudo è delicato e piacevole, anche per una questione di dimensioni, e di quantità di tabacco impiegata, e non lascerebbe sospettare la discreta forza di cui dispone. Una volta acceso, all’inizio è soprattutto piccante pur conservando la sua fluidità, con un vago sentore di corteccia che ci accompagnerà fino a quasi la metà della fumata. Dopodiché, il legno stagionato si farà sentire e si protrarrà fino alla fine, che, secondo il mio gusto, deve avvenire quando ne resta un centimetro e mezzo, non di più.
Nostrano del Brenta “Casanova”: il… piccolo seduttore
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