Dalla parte dei coltivatori: Orto di collina e l’emergenza ungulati in Casentino

Per recintare il perimetro della tua azienda quanto hai speso?

“Ho speso circa 10.000 euro, una cifra che per un’attività di modeste dimensioni come la mia si fa sentire sul bilancio finale e come”

Hai almeno ricevuto dei contributi per la sua installazione?

“Non ho ricevuto alcun contributo anche se ne ho fatta richiesta alla Regione Toscana, come avevo fatto per i danni  precedenti alla costruzione della recinzione causati dagli ungulati”

Qual è il rapporto con le squadre di caccia al cinghiale della zona? Ritieni opportuna, nello specifico, una maggiore collaborazione tra i coltivatori diretti, spesso danneggiati dagli ungulati per quanto riguarda le loro coltivazioni, e i cacciatori di selezione e se si, in che modo?

“I rapporti a livello personale sono ottimi, ho diversi amici nelle squadre di cinghialai della zona ma per risolvere il problema ci vorrebbe, a mio avviso, un coordinamento maggiore tra Provincia, Atc e direzione del Parco delle Foreste Casentinesi, area da cui provengono e si concentrano gli ungulati, con l’intento di contenerne la crescita demografica. So che l’anno scorso a livello di comune di Bibbiena, altra località il cui comprensorio si trova in piena emergenza ungulati, si è discusso e si sono approvati anche degli interventi immediati, ma ripeto, la faccenda va gestita a livello regionale coinvolgendo necessariamente l’Ente parco altrimenti, questi rischiano di rimanere interventi non organici e dettati solo dall’emergenza del momento”.

Giuliano che dire, complimenti e soprattutto in bocca al lupo per il proseguimento della tua attività, sperando che anche Caccia Oggi contribuisca ad informare e sensibilizzare chi di dovere in merito alle problematiche legate ai danni causati alle aziende agricole dall’emergenza ungulati. Noi cacciatori, da sempre in prima linea nella difesa dell’ecosistema e di fauna e flora del nostro paese, non ci tiriamo certo indietro e siamo pronti come sempre a collaborare con le istituzioni a tutti i livelli per riuscire a contenere questo dannoso fenomeno.