Da Caccia Pesca Ambiente. «Alla diffida del ministro agli Affari regionali Maria Carmela Lanzetta, declassata a portavoce del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, che invita la Regione Lombardia ad annullare la delibera che autorizza l’attivazione degli impianti di cattura di uccelli selvatici da utilizzare come richiami vivi rispondo cortesemente che non annulleremo l’atto deliberato da Palazzo Lombardia e che riteniamo un simile invito un atto che minaccia la lealtà istituzionale, gravemente lesivo dell’autonomia e della condotta trasparente della Regione”.
Lo ha affermato l’assessore lombardo all’Agricoltura Gianni Fava, che esprime «stupore per la decisione improvvisa del governo, col quale abbiamo avuto una frequente interlocuzione, improntata a lealtà e reciproco rispetto».
«La delibera predisposta da Regione Lombardia sull’autorizzazione all’utilizzo dei richiami vivi – ricorda Fava – ha avuto fin da subito il parere favorevole dell’Ispra, che ricordo essere l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale di emanazione anche del ministero dell’Ambiente, alla luce del fatto che abbiamo seguito tutte le procedure previste dalla normativa nazionale». «Sia il Tribunale amministrativo regionale che il Consiglio di Stato, hanno riconosciuto – aggiunge – la legittimità dei nostri atti, rigettando la richiesta di sospensiva avanzata dalla Lega Anti Caccia».
«Se non bastasse al ministero dell’Ambiente – prosegue l’assessore lombardo all’Agricoltura, che ha la delega sulla Caccia – ricordiamo che abbiamo preso e poi rispettato tutti gli accordi presi con la Direzione Ambiente della Commissione europea nell’ambito della riunione “Pacchetto Ambiente”, alla quale prese parte il Ministero, mettendo in campo da parte nostra ogni sforzo politico, amministrativo e finanziario tale da ottenere come risultato la possibilità per la Regione Lombardia di autorizzare le catture dei richiami vivi, implementando la banca dati dei richiami vivi e riducendo progressivamente e in misura concordata con Bruxelles il numero di uccelli selvatici catturabili».
«Peccato – commenta Fava – che il ministero dell’Ambiente sia sempre di più un ente a impatto zero, nel senso che come per i nitrati così per i richiami vivi si limita a manifestare il fatto di essere in vita negando le prerogative sovrane delle Regioni».
L’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, rende noto che il prossimo 17 novembre sono stati convocati in Regione tutti gli europarlamentari lombardi e tutte le associazioni venatorie regionali per fare il punto della situazione sull’applicazione della direttiva Uccelli in Italia. «Sarà un’occasione – commenta Fava – per portare il tema all’attenzione dei nostri rappresentanti al Parlamento europeo».
«Ho preso atto che fra le priorità del suo mandato c’è una valutazione dei progressi fin qui ottenuti nel campo della tutela della biodiversità e che, in funzione di ciò, è sua intenzione svolgere un “check up” delle principali direttive in materia (Uccelli e Habitat)». Lo scrive Gianni Fava, assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia, in una lettera inviata dallo stesso assessore al neo commissario all’Ambiente dell’Unione europea, il maltese Karmenu Vella.
«In questo delicato processo – scrive ancora Fava ll’Ue – le chiedo di tenere in adeguata considerazione il ruolo dei cacciatori – quali attori del mondo rurale – che svolgono una funzione rilevante di presidio del territorio e dell’ambiente. Contestualmente le chiedo di valutare la possibilità di indirizzare l’applicazione (nel breve periodo) e la revisione (nel medio-lungo periodo) della direttiva Uccelli verso una maggiore elasticità».