Tornando alla sua attività di cacciatore giramondo, qual è il posto che di più l’ha entusiasmata?
Ho girato più di quaranta paesi: dalla calotta polare, all’Alaska sono stato in tutti gli stati del Canada, sull’Himalaya, negli Stati dell’Africa ,in Argentina, in Uruguay, e in moltissimi altri Paesi, insomma cittadino del mondo. Il posto che più mi è rimasto dentro al cuore è la Groenlandia sulla calotta polare, a caccia di pernici bianche, ne ho prese tre in una settimana, però è una grande soddisfazione dopo aver cacciato in condizioni estreme con i cani da slitta, ci sono stato già tre volte, ma spero di tornarci ancora.
Invece il posto che meno l’ha entusiasmata, il più deludente?
Come già ti ho accennato, in Spagna sono stato invitato a tordi ed in una settimana avrò visto si e no dieci tordi, una vera delusione.
Quindi per divertirsi e passare delle giornate memorabili dove ci si dovrebbe recare?
Sono stato tante volte in Argentina, ma la quantità di tortore che c’è, è qualcosa di indescrivibile, in un’ ora tiri da mille a duemila cartucce, branchi di decine e decine, qualcosa di spettacolare. Ogni anno in Argentina le tortore colonizzano nuovi boschi e scacciano i colombacci; pensa che hanno fatto una statistica: che in un bosco di ottocento ettari, dove nidificano tutto l’anno, vista l’ottima quantità di cibo che c’è, si schiudono più di mille uova al secondo, ce ne sono miliardi. Secondo uno studio fatto una tortora mangia diciotto grammi di granaglie al giorno, moltiplicando per la popolazione stimata in miliardi, consuma quanto il fabbisogno di uno Stato come l’Irlanda, per questo motivo, stanno pensando di attuare misure anche drastiche per cercare di frenare questo fenomeno; un altro posto in cui ci si può divertire è l’Uruguay, dove c’è un fiume lungo circa centosettanta chilometri con attorno solo arbusti alti da due a tre metri e lì si spara al salto bello, troppo bello.