E’ una mattinata di fine settembre. Sulle alture che da Monte San Savino guardano Siena, il cielo sembra ancora più carico di pioggia e l’aria fresca s’intrufola fra i vestiti da caccia ancora estivi. Siamo lassù con l’amico Salvatore, cacciatore siculo di grande esperienza ed anche lui, come me, appassionato del lavoro di un buon cane. Con noi c’è Foco, il mio giovane bracco italiano che del rosso elemento porta il nome, oltre che il carattere racchiuso in un manto di velluto color tonaca di frate.
“Bello questo cane..”, esordisce l’amico alla vista del roano nel vano posteriore del fuoristrada.. “…se tanto mi da tanto, dovrebbe essere anche bravo..”.
“E’ giovane, ma il suo mestiere comincia a conoscerlo..”, rispondo tenendo il sigaro tra i denti.
Davanti a noi, una valletta ad olivi circondata da un bosco misto ci invita a non indugiare oltre e a provare a misurarsi con lei, promettendoci che non sarà facile aver ragione di qualche animale infrattato nei suoi meandri.
“Che cartucce preferisci?” chiedo al mio ospite aprendo la borsa con alcune scatole di munizioni di varia marca e caricamento.
“Dammene qualcuna del sette, e due o tre del cinque per la seconda canna: non si sa mai…”.
Anche lui, come me, non ama troppo le dispersanti, nemmeno nella prospettiva di affrontare un bosco che in alcuni punti offrirebbe solo un limitato orizzonte di tiro.
Carichiamo le doppiette, e c’inoltriamo nella radura seguendo il movimento di Foco. Il bracco è un dono di Santo Laro, il grande allevatore reggino, patron dell’affisso della Croccia, uno dei più prestigiosi soprattutto per quel che riguarda le doti di lavoro. Avevo preso il cucciolo quando aveva tre mesi, e già dal lungo viaggio in macchina che dalla Calabria ci ha portato in Toscana, dimostrava molta serietà ed equilibrio. Crescendo, non ha mai perso quell’aria assorta, come se dovesse sempre svolgere un compito delicato ed importante, ma anzi lo ha arricchito con una passione infuocata per il selvatico ed una intelligenza tale da potergli davvero parlare come ad un altro essere umano.
Mezzogiorno di…Foco
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