
Narra di un giardiniere da lui conosciuto nell’adolescenza, il quale prestava i suoi servigi in un monastero di clausura. Era anziano e benvoluto da tutte le pie sorelle che gli parlavano liberamente quando lo incontravano in giardino, sollevando a volte perfino il velo che copriva loro il viso tanta era la familiarità che papà Giuseppe ispirava. Avvenne però che alla guida del sacro istituto si avvicendasse una nuova badessa particolarmente rigida, che giudicò la presenza del giardiniere una grave infrazione alla vita monastica nonché un pericolo per la comunità claustrale. Pag 2 »