Da Associazione Nazionale Libera Caccia. Anche grazie al grande lavoro svoltodall’Anpam (Associazione Nazionale Produttori Armi e Munizioni Sportive e Civili, aderente a Confindustria) e alle trasparenti democratiche pressioni di tanti cittadini opportunamente sensibilizzati dal Cncn (Comitato Nazionale Caccia e Natura), fra i quali moltissimi soci della Libera Caccia, è stato approvato l’emendamento 16.18, a firma del Sen. Luciano Rossi, al Decreto Legge n. 91 del 24 giugno 2014, che ha modificato la versione originale dell’art 16, che imponeva la limitazione a due colpi per i caricatori delle carabine.
“La politica si è confrontata sui fatti – ha commentato l’avv. Nicola Perrotti, presidente di Anpam – e alla fine ha scelto si seguire l’impianto normativo europeo, che non prevede limitazioni di questo tipo”.
Analoga soddisfazione è stata espressa dal presidente Paolo Sparvoli che ha voluto ribadire:
“La cronaca di queste ultime ore, condita dai soliti immotivati isterismi di alcune frange animaliste, ha dimostrato ancora una volta che quando il mondo venatorio si mobilita con spirito unitario e costruttivo, la politica non può che prendere atto delle motivazioni sociali, tecniche e scientifiche che le vengono rappresentate. Infatti, non esistevano basi comunitarie per
imporre una limitazione soprattutto per coloro che si dedicano alla caccia al cinghiale che, come è ormai concordemente riconosciuto, è un selvatico il cui prelievo non è solo possibile ma scientificamente ed ecologicamente auspicabile”.
Roma, 25 luglio 2014
(L’Ufficio Stampa)