Dalla Federazione Italiana della Caccia. Anche quest’anno a Orroli (Nu), l’Associazione Mulargia e Autogestita Mulargia, formate da cacciatori della locale sezione FIdC hanno sfalciato l’erba delle aree prospicenti la strada e pulito dai rovi gli alberi (roverelle) piantumati nel novembre 2005 durante la festa degli alberi dagli alunni di tutte le scuole di ordine e grado di Orroli.
Un intervento che si ripete ogni anno a partire dal 2006 con l’obiettivo di proteggere il parco “Su Motti”, una vasta area ubicata a nord del centro abitato ricca di essenze arboree tutte autoctone. La particolarità di quest’area deriva dalla presenza delle “Domus de Janas”, della necropoli neolitica e dalla presenza di alcuni nuraghi.
Si tratta di un polmone di verde di notevole valenza ambientale e paesaggistica che tutta la popolazione di Orroli cerca di proteggere dagli incendi e dal degrado.
Il progetto dell’associazione non è solo la salvaguardia del parco “Su Motti“, ma è molto più ambizioso.
Da lunedì 7 luglio sono partiti il pattugliamento e le vedette per la prevenzione incendi e la pulizia ed il recupero delle vecchie sorgenti che in passato dissetavano tutto il mondo agropastorale e la fauna selvatica. Queste sorgenti, scomparse per lungo tempo (Mitza e’ Allodda, Funtana Sa Murta, Funtana Ullimu, Funtana Ziu Paullu, Funtana Fruscanali, Funtana su Scalluzzu ecc.) sono state recuperate nel 2001 dai cacciatori soci dell’Autogestita Mulargia e da allora ogni anno si è proceduto alla pulizia e alla sistemazione senza l’uso di mezzi meccanici.
La disponibilità di questa risorsa idrica è fondamentale per la piccola e grande selvaggina.
Si tratta solo di una parte del grande contributo che i cacciatori di Orroli dedicano all’ambiente, un contributo che si basa sui fatti e non sulle parole.
Il risultato è a beneficio di tutti, in particolare di coloro che ogni anno in numero massiccio arrivano dalla città per la raccolta degli asparagi, dei funghi, dei cardi selvatici e altro.
I cacciatori sono convinti che un po’ più di considerazione nei confronti delle zone rurali anche le città dovrebbero prevederlo e chissà che la politica di oggi non faccia una riflessione su questo. Nonostante tutto, per il senso di responsabilità che ci appartiene, per la salvaguardia di una grande passione come l’arte venatoria, che non può esistere senza ambiente, continueremmo a impegnarci positivamente con il mondo agropastorale disposti a dialogare serenamente anche con molti Ambientalisti.