C.R.A.VE.T. Comitato delle Associazioni Regionali Venatorie Toscane.
All’Assessore della Regione Toscana, Gianni Salvadori.
Al Dirigente il Sett. Attività Faunistico – Venatoria, Paolo Banti.
Ai Sig. Componenti il Settore Attività Faunistico – Venatoria.
Al Presidente 2° Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale, Loris Rossetti.
Ai Sig. Componenti la 2° Commissione Agri. e Sviluppo Rurale.
Al Presidente la 6° Commissione Territorio e Ambiente, Gianfranco Venturi.
Ai Sig. Componenti la 6° Commissione Territorio e Ambiente.
Ai Sig. Capi gruppo dei partiti presenti in Consiglio Regionale.
Egregi Sig. Consiglieri della Regione Toscana, portiamo a Vostra conoscenza che, queste Associazioni Venatorie Regionali della Toscana, Enalcaccia, Libera caccia, Italcaccia e coloro che in seguito vorranno aderire, hanno deciso di costituire il Comitato Regionale Associazioni Venatorie Toscane C.R.A.VE.T. al fine di raggiungere obiettivi condivisi da portare avanti unitariamente in Regione Toscana, in materia di caccia, pesca ed ambiente.
Le associazioni venatorie aderenti mantengono tuttavia la propria identità storica e culturale, l’autonomia organizzativa e di gestione.
Le sopra nominate Associazioni Venatorie intendono portare in Regione Toscana un’unica e concordata richiesta e/o proposta per quanto riguarda la caccia, che spazia dalla legge regionale Toscana n° 3/94; del suo regolamento attuativo 33/R; agli A.T.C., (Ambiti Territoriali di Caccia) dei quali richiediamo, fin da adesso, una riduzione del numero e che per essi si preveda un territorio non inferiore all’ormai superato territorio provinciale. Chiediamo inoltre una revisione completa dei componenti il consiglio degli A.T.C. in modo tale che tutte le associazioni, regolarmente riconosciute dalla l. 157/92, siano presenti e che gli incarichi, all’interno di essi, siano di puro volontariato. Occorre una nuova normativa regionale che faccia superare, a dir poco, il “caos” che si è creato ultimamente in alcuni di essi.
E’ necessario realizzare un rapporto veramente costruttivo con il mondo agricolo attraverso progetti condivisi, tesi, da un lato, a ridurre i danni alle colture agricole ed all’ambiente, e dall’altro ad incentivare i proprietari dei terreni ricadenti nelle zone di Ripopolamento e Cattura e nelle Zone di Protezione, compensandoli con il valore del numero dei capi di selvaggina catturata per ettari di territorio posseduto e ricadente all’interno delle sopra citate zone. Questo al fine di avere ottima selvaggina “nobile stanziale” ed evitare così l’immissione nel territorio gestito alla caccia, di soggetti non idonei alla riproduzione.
Con la presente, si porgono cordiali saluti. Si richiede ai consiglieri citati in indirizzo, un incontro per esporre le nostre idee e le nostre richieste.
Toscana 23 Giugno 2014
I Responsabili Regionali di: Enalcaccia Libera Caccia Italcaccia