Da Caccia Pesca Ambiente. Migliaia di cacciatori hanno manifestato per le vie di Bergamo difendendo il loro «Orgoglio venatorio». Prima dell’avvio del corteo una decina di animalisti ha gridato loro «assassini» e acceso fumogeni: sono stati bloccati dalle forze dell’ordine. La giornata bergamasca dei cacciatori, presenti sette associazioni nazionali, è stata chiamata proprio «Orgoglio venatorio». I cacciatori hanno inteso far passare il concetto che sono cittadini normali con la fedina penale pulita e che la loro unica «colpa» è di avere una grande passione, quella della caccia. I cacciatori – che hanno avuto parole «d’affetto» per l’ex ministro Michela Brambilla (nota animalista) – vogliono difendere anche i roccoli, ce ne sono numerosi nella Bergamasca, che sono un patrimonio storico della caccia e che rischiano di essere dismessi. Dalla stazione, raduno alle 15, i cacciatori hanno percorso viale Papa Giovanni XXIII per dirigersi in piazza Veneto. Dopo l’intervento dei vari esponenti delle diverse associazioni venatorie, ha parlato anche Gigi Petteni, segretario regionale della Cisl e convinto cacciatore, il corteo si è sciolto alle 17,15. Nessun problema di ordine pubblico, ma il traffico ne ha risentito molto perché durante il corteo le vie interessate alla manifestazione sono rimaste chiuse alla circolazione delle auto.
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