Martedì 6 maggio presso la sala del Quartiere Perticale, Federcaccia e Arcicaccia di Piombino hanno organizzato un’importante iniziativa aperta a tutti i cacciatori, per presentare la nascita della Confederazione Cacciatori Toscani, illustrarne le finalità e gli obiettivi per giungere in tempi rapidi alla sua costituzione e articolazione anche nella realtà locale. L’incontro, al quale hanno partecipato Massimo Cocchi e Massimo Logi in rappresentanza della CCT Toscana e dei dirigenti prov.li e locali di Arci Caccia e Federcaccia, ha registrato anche la presenza di numerosi ospiti quali l’Assessore Prov.le alla Caccia di Livorno Ringo Anselmi, il Presidente dell’Atc Livorno 9 Pellegrini, il consigliere regionale Matteo Tortoli, l’ex sindaco di Piombino e appassionato cacciatore Luciano Guerrieri. L’unità del mondo venatorio, il progetto innovativo della CCT, la necessità di aprire una nuova stagione per ridare prospettiva al mondo venatorio, sono stati elementi accolti con grande apprezzamento da parte di tutti gli intervenuti e dai numerosi cacciatori. La caccia è stato più volte affermato, merita un suo riscatto sociale e solo l’unità vera e su contenuti qualificanti, può riconsegnare al nostro mondo la dignità e la centralità che merita per confrontarsi a testa alta con la società tutta, le categorie, la politica e le istituzioni. Nessuna vena di autoreferenzialità ha animato la discussione; piuttosto è stato rilevato, occorre da subito affrontare le numerose criticità aperte: una forte azione per ribaltare la pseudo cultura animalista, una comunicazione moderna che faccia emergere il vero volto della caccia e le importanti ricadute che quest’attività produce sul piano dell’interesse generale, la necessità di pensare un nuovo “modello di gestione sociale del territorio” per superare la crisi degli Atc, ripensare la filiera degli investimenti e delle risorse destinate alla gestione per ridisegnare il territorio agro-silvo-pastorale in “Ambiti Ottimali per la gestione della fauna selvatica” dando così risposte concrete e pari opportunità a tutti i cacciatori sul tema del rapporto cacciatore-territorio. Il superamento delle province e una nuova articolazione delle deleghe amministrative sulle materie faunistico venatorie tra regione e territorio, non dovranno essere viste solamente come un elemento di criticità, ma rappresentare una nuova opportunità e una nuova prospettiva da costruire nel breve periodo. Occorre da subito pertanto lavorare ad una proposta che, partendo dal superamento dei confini amministrativi delle province, ridefinisca i nuovi Atc e le loro future competenze. Ciò è stato congiuntamente affermato negli interventi di Logi e Cocchi, registrando totale condivisione nella platea. L’assemblea si è inoltre soffermata su altri importanti temi e soprattutto sulle soluzioni introdotte della nuove modifiche alle norme regionali sugli appostamenti fissi ed al lavoro che la competente commissione del Consiglio Regionale sta portando avanti per garantire la certezza del diritto. Tale aspetto, collegato anche alle peculiarità del territorio piombinese e del suo promontorio, è stato al centro dell’intervento del consigliere Tortoli in rappresentanza del gruppo PD Consiglio regionale. Da Piombino pertanto giunge un forte segnale di incoraggiamento ad andare avanti sulla strada intrapresa e ad accelerare i tempi per giungere senza indugio in Toscana e a livello nazionale, alla casa comune di tutti i cacciatori.