Dall’Ufficio Stampa Federcaccia:
Il Consiglio Provinciale aretino della Federcaccia, nella riunione dello scorso 22 novembre, ha ribadito all’unanimità il consenso alle motivazioni già formalizzate dalla FIdC al Presidente della Provincia di Arezzo con nota prot.n.41 del 29 luglio 2013 relativa agli interventi di contenimento della specie cinghiale, in risposta alla questione danni.Non è assolutamente più tollerabile questa campagna contro il cinghiale e la caccia allo stesso che non si era mai verificata negli anni passati, quando gli abbattimenti riguardavano migliaia di capi; nell’attuale stagione venatoria siamo al 50% degli abbattimenti realizzati nelle scorse stagioni dalle medesime squadre operanti nella nostra Provincia. Perché non si comincia a guardare con più attenzione anche alla gestione degli altri ungulati presenti nel territorio prima di addossare interamente la responsabilità dei danni ai cinghiali?L’approvazione del protocollo d’intesa Provincia-agricoltori non può essere “merce di scambio” per la ricostituzione degli Atc, per i quali l’unico aspetto paritetico è la componente dei Comitati e non certo la contribuzione economica per la formazione del bilancio.Il Praf prevede un meccanismo noto per la sua brevità: interventi nelle 48 ore; e a tal proposito formalizziamo nuovamente la nostra disponibilità a ridurre questo lasso di tempo a 24 ore, ma non siamo assolutamente disponibili a transigere sull’individuazione delle squadre quale unico referente interlocutore per la gestione di questo ungulato per non correre il rischio di destrutturare il consolidato sistema che ha sempre contraddistinto l’impegno espresso dalle stesse, con l’encomiabile serietà e capacità d’intervento.
Federazione Italiana della Caccia
Roma