Il danno ormai è fatto, ovvero la gran parte della stagione venatoria è trascorsa senza che i cacciatori potessero esercitare il loro diritto, però la soddisfazione morale, almeno quella, c’è.
Il Consiglio di Stato ha infatti riconosciuto la validità del calendario venatorio regionale ligure, rigettando tutte le istanze delle frange animaliste, che in maniera strumentale e senza nessuna base legislativa e, si è visto, nemmeno scientifica, erano riuscite a far sospendere di fatto l’attività venatoria sul territorio regionale.
I cacciatori potranno, inoltre, ritornare a godere delle giornate aggiuntive per le cacce da appostamento e utilizzare le munizioni di piombo per la caccia agli ungulati. La soddisfazione per la fine del sopruso è stata unanime, in tutte le forze politiche: “ la sentenza del Consiglio di Stato”, affermano Nino Miceli e valter Ferrando, ovvero il capogruppo PD e il responsabile caccia in Consiglio Regionale “..ha evidenziato la correttezza del Consiglio Regionale e stigmatizzato la volontà unicamente strumentale delle associazioni che avevano presentato il ricorso fermando il legittimo esercizio della caccia”.
Anche la Lega Nord è sulla stessa lunghezza d’onda, e con il capogruppo Francesco Bruzzone si spinge oltre rivendicando “..un risarcimento danni per l’ingiustizia subita da parte di chi usa l’ambiente solo per propagandare se stesso..”.
Non si può che concordare appieno.





