Quadri e pannelli con raffigurazioni di cacciatori in attività riempiono il mio sguardo. Sono testimoni di quanto, nella tradizione maghrebina in genere, e marocchina in particolare, la caccia abbia rivestito un ruolo di prima importanza.
Una caccia a volte avventurosa, a volte povera, sempre fascinosa e piena di particolari straordinari.
Ho come la sensazione di aver penetrato nel suo intimo un universo nuovo. Più della gastronomia, più delle architetture, forse più dei bei volti velati delle donne, l’aver scoperto qualche frammento delle usanze di un antico e nobile popolo mi ha avvicinato di più ad un mondo che già amavo, ma che non avevo ancora compreso del tutto.
Come confessavo in apertura, il virus che invariabilmente si contrae quando accade di visitare queste terre, ha lavorato molto bene nel mio sangue, inducendomi a programmare un nuovo viaggio, che, con ogni probabilità, vivrò come un ritorno a casa..
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