Il cannocchiale, monolitico, ha il corpo centrale da 30 millimetri ed è di robusta costituzione, con il suo peso di 725 grammi compresi il copri-obiettivo e il copri-oculare. L’esame dei dettagli svela una piacevole caratteristica. Non ci sono, sulle torrette di regolazione,
coperchietti che possano essere persi. La torretta è bloccata o sbloccata da un anello alla sua base, che consente di effettuare la regolazione e di bloccarla sulla posizione raggiunta; chi ha provato a veder cadere a terra un coperchietto, magari nell’erba, apprezzerà senz’altro questa soluzione. Per ottenere lo zero, occorre allentare la vite a brugola posta sulla testa della torretta. In questo modo essa si disconnette dall’ingranaggio di regolazione e può essere portata sulla posizione di zero. Riavvitare la brugola fissa quella posizione.
Sul lato dell’oculare troviamo il coperchio a vite del vano batterie, il doppio interruttore per l’illuminazione del reticolo e la scelta del colore. Il pulsante di sinistra attiva il reticolo verde e quello di destra il reticolo rosso; la pressione contemporanea di entrambi i pulsanti fa accendere il reticolo bianco, dopo di che ulteriori pressioni sullo stesso pulsante consentono di variare il colore. Non ho provato tutte le 36 possibili sfumature, ma non c’è dubbio che sia possibile scegliere colore e livello di luminosità del reticolo per adeguarsi ad ogni condizione di luce e ad ogni possibile sfondo. Dietro il selettore dell’ingrandimento, piuttosto duro nell’azionamento, e coperto dal manicotto del copri-oculare, troviamo l’anello per la messa a fuoco.
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