Come accennavo, Dash fu un autentico fenomeno. Il colonnello Thornton, sportman a tutto campo come solo un britannico poteva essere, aveva dunque i suoi interessi sia nella caccia alla volpe con i segugi ed alla lepre con i levrieri, che in quella con il cane da ferma. Per tacere dei cavalli e della pesca al salmone. L’alto ufficiale ebbe un giorno l’idea di accoppiare una pointer spagnola di non comuni doti d’olfatto e fornita di una buona andatura poiché a sua volta già “inglesizzata” dalla precedente selezione, con un fortissimo capomuta foxhound, vero campione di resistenza e di vocazione predatoria. Nacquero diversi cuccioli e lui tenne per se un maschio bianco fegato chiaro chiamato Dash. Il cucciolone dimostrò quasi subito d’essere un cane fuor d’ogni ordinaria concezione del cane da ferma: velocità mai vista prima, resistenza straordinaria e olfatto prodigioso che gli consentiva di avventare a distanze tali da non rendersi talvolta necessario nemmeno l’incrociare il terreno. Per un debito d’onore, il colonnello fu costretto a venderlo ad un suo amico, tale Richard Symons, ma proprio per la natura della cessione, Thornton non accettò denaro ma pretese in cambio del cane una fornitura di Champagne e vino di Bordeaux per 160 sterline, all’epoca una piccola fortuna, più un barile di chiaretto, vino bianco da dessert, un buon
fucile ed un altro pointer di eccellenti qualità. L’accordo prevedeva che in caso di accidente occorso a Dash, Symons sarebbe stato costretto a ricederlo al colonnello per la somma di 50 sterline. Dash fece la felicità di Symons per un anno, dopodichè scorrendo su un campo alla sua solità velocità, mise una zampa in un fosso e si ruppe l’arto. Con la morte nel cuore il suo proprietario lo dovette restituire a Thornton che, come d’accordo, gli pagò le cinquanta ghinee. Il cane era ormai inservibile, ed in riproduzione non diede i risultati sperati, ma resta il fatto che la sua composizione genetica fece scuola e molti celebri canili, nel frattempo, introdussero massicciamente, confessandolo o meno, sangue “hound” nei pointers di derivazione portoghese e spagnola.
(immagini: sopra a sinistra greyhounds e in basso a destra foxhounds, entrambi progenitori del pointer)
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