A tal proposito, la ponderosa e cardinale’ “Encyclopaedia of the Rural Sports”
di Delabere Blaine, redatta nel 1850, dice la sua: “ Il pointer è principalmente limitato al tipo inglese, spagnolo e russo, nonché ad una varietà minore conosciuto da alcuni come pointer francese…Il pointer spagnolo, pesante e lento, ha i suoi meriti dimostrati in incroci con setter e foxhound, dove ha unito la potenza olfattiva con grande forza fisica, e questo lo rende meritevole dei nostri riguardi….L’origine diretta del pointer inglese è avvolta in molta oscurità. Molti scrittori offrono i loro suggerimenti, ma nessuno offre prove, il fatto certo è che il pointer, con ogni probabilità, presenta un’origine molto mescolata rientrando nel suo retaggio sangue hound e sangue spaniel che ne hanno preso parte in tempi diversi.” Uno dei pointers più famosi della storia antica della razza è difatti Dash, di proprietà del colonnello Thornton, straordinario velocista dal cuore d’acciaio e superbo fermatore a distanze iperboliche. Se si fosse ai tempi d’oggi lo si direbbe un “crack” fra i trialer. Era frutto diretto dell’accoppiamento fra un foxhound ed una pointer spagnola bianca e marrone e fu uno dei cani più spettacolari “..che abbiano mai attraversato un campo o mai percorso un moor…” come lo stesso Blaine descrive nella sua “bibbia” cinotecnica. Non produsse, direi ovviamente, figli degni di nota, ma aprì una strada fondamentale e documentata, che è poi il punto cruciale dell’intera vicenda delle origini del pointer: l’incrocio ripetuto e la successiva riselezione tra i pointer inglesi di prima selezione, i bracchi portoghesi e spagnoli puri ed il leggendario foxhound, il più grande atleta
dell’intero universo canino. Su questo “albero”, nella prima metà dell’ottocento si innestò un’altro grande protagonista: il greyhound, il cane più veloce del mondo. Il grande Stonehenge nel suo “The Dog” del 1870, a pagina 130, lo dice chiaramente parlando dell’origine del pointer: “Questo comparativamente elegante animale è stato prodotto da un’accurata selezione partendo dall’originale pointer spagnolo incrociato direttamente con il greyhound, o indirettamente con quelle razze che ad esso fanno riferimento come il foxhound ( che appunto deriva in buona misura dal greyhound, n.d.a.). In ogni caso il risultato è di un cane che ferma solidamente, e in molti casi con autentica rigidità catalettica, ma che dimostra l’andatura e la resistenza del foxhound, con una velocità pari a quella di un lento greyhound.”
Direi che il venerato vate, in poche righe ha sintetizzato da par suo l’origine e le doti del più spettacolare, il più veloce ed il più autenticamente britannico dei fermatori.







