La ricettività è pronta a crescere ma non a invadere. Qui non si costruisce ma si
recuperano le case in disuso con l’albergo diffuso e il B&B, i cui menù sono a km zero o quasi: patate, polenta, formaggi, piccoli frutti, acqua e vino di montagna. Crescita sostenibile.
Non di rado, all’alba o all’imbrunire, capita di dare la precedenza a cervi e caprioli, e qualche galleria anche in pianura può essere invasa da un orso smarrito. L’agricoltura ha lasciato il passo alle industrie per alcuni decenni, tanto che il bosco impetuoso avanza e pure gli animali selvatici stanno bene in Val di Cembra! La gente qui rispetta la natura tanto da non volerla mutare bensì valorizzare, e chi arriva per la prima volta non può immaginare che in questo angolo a molti sconosciuto è difficile non voler tornare.