Gli altri mammiferi da segnalare per la Sila sono: la Puzzola, la Faina, il Tasso, la Martora, la Volpe, la Lepre italica, il Ghiro, la Donnola, il Riccio europeo e la rarissima Lontra, che recentemente è stata confermata in Sila, dopo il rebus che durava da decenni, di fatti si riteneva estinta (personale avvistamento assieme a dei colleghi di due esemplari, probabilmente un maschio e una femmina adulti, evento avvenuto e documentato nel mese di maggio 2013, mentre nel 2016, è stato registrato un altro avvistamento in altra zona). Altri rarissimi avvistamenti supportati da uno studio commissionato dall’Ente Parco, hanno rivelato evidenze della sua presenza in Sila Grande e Sila Piccola, un ritorno in alcuni casi, a distanza di alcune decine di anni! Lo Scoiattolo nero meridionale, dal tipico mantello di colore scuro con ventre bianco, è diffusissimo ovunque, in varie tipologie di bosco con preferenza nelle vaste pinete di Pino laricio calabrese. Resta
un mistero non ancora del tutto ancora chiarito, la presenza del Driomio, un roditore simile al più comune e diffuso Ghiro, presente in Italia solo sull’arco alpino orientale e sui rilievi calabresi. Il piccolo misterioso roditore, popola alcune faggete in Sila Grande, Sila Greca e Sila Piccola, ma è alquanto raro e difficile da rinvenire. Riscontri diretti e indiretti, da parte del sottoscritto, sono avvenuti tra i comuni di San Giovanni in Fiore, Longobucco, Pedace e Mesoraca. Infine meritano un cenno gli ungulati come il Cinghiale e il Capriolo che si trovano su tutti i settori silani. Grazie all’opera di ripopolamento attuata diversi anni addietro dal Corpo Forestale dello Stato, in particolare per il Capriolo, oggi il piccolo cervide è diffuso specie sulla Sila Grande. Il Capriolo, a seguito del bracconaggio, si era ridotto come popolazione, mentre adesso, grazie alla passata opera di ripopolamento, alle misure di protezione e conservazione favorite anche dall’istituzione del Parco Nazionale della Sila, si trova davvero in una condizione favorevole, è segnalato regolarmente in Sila Grande, Sila Greca e Sila Piccola. Il Cervo, dopo un secolo di assenza, è stato
reintrodotto con ottimo successo a partire dal 1997, nell’allora Parco Nazionale della Calabria, pur se con una piccola e isolata popolazione, il cervide si è ambientato ottimamente e già si è riprodotto sulla Sila Grande. Alcuni rilasci avvenuti negli ultimi anni nella parte centrale del massiccio silano, all’interno del Parco Nazionale della Sila, sono stati attuati, utilizzando il radiocollare al fine di monitorarne gli spostamenti. Questo maestoso abitante delle foreste pian piano sta ritornando negli antichi luoghi dov’era presente, spetterà adesso all’uomo facilitarne il ritorno, attraverso la sola arma del rispetto. Sulla fauna silana, ci sarebbe ancora tanto altro da scrivere e riportare, visto che le specie animali che popolano la Sila, sono davvero moltissime, a conferma della grande biodiversità ancora presente nonostante gli innumerevoli disastri umani. Le grandi minacce, oggi, sono rappresentate dalla distruzione degli habitat, dai tagli scriteriati, dalla realizzazione di opere inutili e dalla persecuzione diretta, specie di alcune specie.







