Tra i Piciformi vanno segnalati, il Picchio rosso maggiore, diffuso in tutti i boschi della Sila e il Picchio verde che popola moltissimi ambienti, quest’ultimo è in evidente espansione. Vivono anche il Picchio rosso mezzano e il Picchio rosso minore, il primo, ben più raro, è presente in modo certo in alcuni pochissimi boschi maturi misti di conifere e latifoglie quercine (almeno due coppie certe sul territorio di San Giovanni in Fiore, confermate nel 2013) più qualche altra coppia presente in Sila Piccola e, probabilmente, una coppia sul versante tra la Sila Grande e la Sila Greca (Bocchigliero – oss. pers. del 2015). Interesse desta una delle più importanti popolazioni dell’Appennino italiano, relitto dell’ultima glaciazione. Si tratta del Picchio nero, il più grande picchio europeo presente nelle foreste mature della Sila, con una buona popolazione in netta espansione negli ultimi anni. Altre ricerche compiute dal sottoscritto, sempre nell’ambito di progetti di monitoraggio d’interesse nazionale ed europeo, nel territorio della Sila Grande, hanno dimostrato la presenza di alcune decine di coppie certe, e la colonizzazione di nuove aree, dove nel recente passato non era stato mai segnalato. In Sila, posso tranquillamente
affermare che è in espansione, seppur in maniera lenta (osservazioni personali condotte tra il 1999 e il 2016). Sull’Altopiano silano, si possono osservare numerosissime specie migratorie e non, tra le quali: il Falco pescatore, la Cicogna bianca, la Cicogna nera, la Volpoca, la Gru, l’Airone cenerino, il Cormorano e il Gabbiano reale, queste ultime due tipiche specie marine e di costa che popolano i laghi silani, in particolare nel periodo invernale. Negli ambienti umidi, presenti le alzavole, i fischioni, gli svassi piccoli, gli aironi bianchi maggiori, le garzette, le folaghe, i germani reali, le gallinelle d’acqua, i tuffetti e gli svassi maggiori, per le ultime cinque specie è stata accertata la nidificazione, in diversi bacini maggiori e anche presso alcuni stagni e laghetti interni. In Sila è stato documentato il passaggio di specie rare e rarissime, quali il Piviere tortolino, il Codirossone, la Monachella, la Ghiandaia marina, l’Averla capirossa, il Falco
cuculo, lo Smeriglio(osservazioni del sottoscritto comprese tra gli anni 2010-2016).Interessante è la nidificazione, in pochissime aree della Sila, del Falco pecchiaiolo, più comune come migratore. Accertato come nidificante sul versante della Sila Greca e della Sila Grande, sia dentro sia fuori i confini del Parco Nazionale della Sila, la specie nidifica regolarmente nel periodo primaverile-estivo (osservazioni del sottoscritto comprese tra il 2010 e il 2015). Negli ultimi anni, avvistati in più occasioni, individui del rarissimo Falco lanario, a caccia in piena Sila, probabilmente proveniente dal vicino Crotonese, dove nidifica ancora con rarissime coppie. Sulla Sila, negli ultimissimi anni, ha messo casa pure il Falco pellegrino, che certamente non trova come habitat ideale le estese porzioni di foresta, come di fatto si presenta questo territorio. Anche il Lodolaio, un piccolo rapace migratore, nidifica con pochissime coppie. Va necessariamente ribadita, l’accertata nidificazione di altre specie rare o particolarmente interessanti dal punto di vista biogeografico, è il caso di tre piccoli uccelli, il Lucherino, lo Staccino e il Regolo. Presenze importanti sono date finanche dalla Passera lagia, dal Culbianco, dalla Balia dal collare, dal Luì verde, dal
Calandro, dalla Tottavilla, dal Prispolone e da tantissimi altri pennuti; alcune di queste specie, nidificano con pochissimi individui sull’altopiano e rappresentano l’importanza ecologica e geografica della Sila, essendo, in alcuni casi, popolazioni stabili e isolate con il limite estremo meridionale del loro areale, confinato proprio su queste montagne, specie come nidificanti (osservazioni personali condotte tra il 2000-2016). Un cenno particolare lo merita il variopinto ed esotico Gruccione, uccello migratore che da alcuni anni è stato trovato nidificante in un’area interna della Sila. La documentazione della nidificazione del Gruccione in Sila, che ho registrato negli ultimissimi anni, sarebbe, quella alla quota altimetrica più elevata del Paese, tra l’altro, la specie, anche al Nord Italia nidifica in aree collinari ma mai in piena montagna come in Sila, dove una piccola colonia si è insediata a circa 1150 metri sul livello del mare. Da qualche anno ho accertato anche la nidificazione di una specie cui prima d’ora pare non fosse mai stata chiaramente documentata come nidificante sulla Sila, avendo, tra l’altro, un solo caso di accertata nidificazione nella provincia di Reggio Calabria, ed in una zona costiera. Si tratta della Cutrettola ssp. capocenerino, che con due-tre coppie nidifica in Sila. Molto raro come nidificante è anche lo Spioncello, trovato negli ultimi anni, dopo incessanti ricerche.
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