Gli uccelli popolano più di ogni altra famiglia animale le aree montane della Sila, tra questi si indicano diversi rapaci, dai più comuni Poiana e Gheppio, al sempre più raro Nibbio reale, il rapace più elegante d’Europa. Il Nibbio reale, da ricerche personali che conduco da almeno un ventennio, nel territorio di San Giovanni in Fiore, ha evidenziato la presenza di tre coppie nidificanti fino alla fine degli anni novanta, mentre tra il 2004 e il 2007, nessuna coppia delle precedenti è stata accertata come nidificante. Solo recentemente, è ritornato a nidificare, con una coppia sulla Sila orientale; nell’intera Calabria, non più di una decina di coppie nidificano regolarmente! Tra le cause di questo drammatico declino, gli incendi di vaste aree boschive, che hanno colpito le zone di nidificazione e di caccia. Più comune è il Nibbio bruno, che nidifica nelle aree marginali dell’altopiano. Alcuni anni addietro, è stato documentato lo svernamento della specie in Sila, un fatto certamente non comune, poi però non più registrato(osservazioni personali tra il 2013-2014, due individui monitorati). Pur se non nidificante in Sila, è il Capovaccaio, l’uccello più raro della regione, il piccolo avvoltoio, contava fino a
qualche anno fa, almeno tre coppie nidificanti in Calabria, oggi ne conta una sola! Avvistai, nel periodo invernale e per due anni consecutivi, tra il 2004 e il 2005, un immaturo alle propaggini della Sila, probabilmente, un rarissimo individuo che aveva qui svernato e che quindi non era migrato! Nelle austere foreste della Sila, vivono lo Sparviere e l’Astore, quest’ultimo, però è ben più raro del primo ma è certamente presente con diverse coppie. Degli individui di Astore, ultimamente, sono stati scrutati nei dintorni degli abitati di diversi comuni silani. Nel dettaglio, tra il 2010 e il 2015, un immaturo e un adulto sono stati recuperati, in due distinti casi, proprio alla periferia del centro urbano di San Giovanni. L’Astore è un formidabile cacciatore dei boschi, vive nelle aree meglio conservate e nelle foreste mature della Sila, non disdegnando le campagne antropizzate per cacciare. Con pochissime coppie vive pure il Biancone, meglio noto, come“l’Aquila dei Serpenti”, un maestoso rapace che frequenta le aree più secche e calde della fascia presilana. Alcune coppie vivono tra la Sila Grande e la Sila Greca, sempre nel cosentino, mentre altre coppie sono presenti nel vicino crotonese(osservazioni personali condotte tra il 2005 e il 2015). Tra i rapaci notturni è molto comune l’Allocco. Il Barbagianni e la Civetta sono invece presenti nella zona pre-silana, per via delle quote altimetriche inferiori rispetto al cuore dell’Altipiano. Tuttavia, nel periodo estivo, si sono registrati avvistamenti certi sia di Barbagianni sia di Civetta, ben oltre i 1000 metri di quota. Abbastanza raro è il Gufo comune, mentre rarissimo è il Gufo reale, il più grande rapace notturno europeo, che vive ancora, forse con un paio di coppie, in alcune aree della Sila Greca e a cavallo tra la Sila Grande e la Sila Piccola (da osservazioni personali, confermato, come presenza, sul territorio di San Giovanni in Fiore nel 2013).
« pag 1 | pag 3 »







