Il sistema di apertura assistita è interessante. Non c’è la molla interna da comprimere quando si chiude il coltello, ma una sola molla, quella del blocco a pompa, agisce in tre modi: mantiene bloccata la lama in apertura, fa sì che essa resti al suo posto quando è chiusa e, agendo su un profilo a camma del tallone della lama, preme su di esso quando la lama ha raggiunto un certo angolo con il manico, spingendola in apertura. La molla è ottenuta con un elemento di lamiera d’acciaio opportunamente piegato; la soluzione consente il passaggio della pinna dorsale per l’apertura. Inoltre, può bloccare la lama in chiusura. All’uopo un cursore può agire sulla
parte inferiore della molla, quella dove si preme per sbloccarla, mantenendola bloccata in posizione e quindi impedendo che la lama possa essere dispiegata; per farlo occorre rimuovere la sicura. Va da sé che lo stesso cursore serve anche da sicura, a lama aperta, contro una chiusura indesiderata. La lama è del tipo drop-point, ben affilata già all’origine e realizzata in AUS-8, un acciaio giapponese con elevata resistenza alla corrosione che si caratterizza per un’elevata tenuta del filo unita ad una buona facilità di ripristino del medesimo. Gli utilizzi possibili del coltello, certo non pesanti, fanno sì che se si esce di casa con il coltello affilato non vi siano problemi di taglio almeno fino al ritorno. In sostanza, questo Twitch II non sarà forse un coltello dedicato ad una specifica selvaggina, ma è certo che si accompagni bene al cacciatore.
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