Quando si pensa ad un coltello da caccia, di solito si fa riferimento ad un attrezzo a lama fissa adatto per il trattamento degli ungulati oppure ad un coltello pieghevole con starnatore, destinato ai cacciatori di pianura che insidiano selvaggina da piuma.
Però la storia non finisce lì. L’attrezzo più antico nella storia dell’uomo consente di trarsi d’impaccio in una vasta gamma di occasioni e non potrà mai mancare al fianco o nella tasca di chi fa un’attività all’aria aperta. Anche per attività del tutto pacifiche e tranquille: chi è andato a caccia quando non c’erano ancora gli ATC con casa di caccia e ristorante ricorderà la cosiddetta “forchetta del cacciatore”. Era un rametto che si biforcava a un’estremità, appuntito sui due rebbi della medesima. Impossibile a farsi, senza un coltello. Che si tratti della brìtola del veneto, del Bergamasco, del coltello di Vernante o di Masone oppure della Zuava senza la quale, nelle campagne intorno a Firenze, nessun contadino sarebbe mai uscito di casa, un coltello è sempre stato il compagno fedele del contadino, del pastore e del cacciatore, che con i primi due condivide l’attività all’aperto.
Coltelli da caccia: SOG Twitch II , cacciatore verace….
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