
Cammino in Galizia
Ricordo che il percorso e’ un continuo sali e scendi, quindi si passa da quote di 400 – 500 metri direttamente al livello del mare in un susseguirsi di salite e discese, stradine ripide, dirupi, piccole strade asfaltate, che fanno da collegamento al percorso ben segnato da cippi in cemento, segnaletiche in legno, varie frecce di colore giallo in vernice indelebile. Tutta la parte di cammino nel territorio basco è una immersione totale nella natura. Molti sono i piccoli paesi che ho attraversato prima di arrivare nella città di Bilbao, l’ultimo centro importante, nonché capoluogo della regione, che si oltrepassa prima di lasciare i paesi baschi, ed entrare nella Comunità

Mar Cantabrico
autonoma della Cantabria, e si tratta di una città di 350 mila abitanti assolutamente da visitare, posta lungo il rìo Nervion, un fiume navigabile sino al mare. Portugalete, cittadina sul mare subito dopo Bilbao, famosa per avere il ponte trasportatore più antico del mondo e ancora funzionante. La Cantabria mi ha affascinato molto, perché oltre ad essere ricca di paesaggi davvero unici, verde infinito e natura incontaminata, è terra di un susseguirsi di spiagge bellissime, a volte lunghissime, che arricchiscono ancora di più questo cammino straordinario. Non potrò mai dimenticare il contatto diretto con l’oceano, la sua sabbia, il susseguirsi di tappe che mi hanno visto camminare per lunghissimi tratti sulla spiaggia, in mezzo ai tantissimi turisti, ai bambini che giocavano spensierati in acqua e alle tante persone che mi spronavano a non mollare, incoraggiandomi e offrendomi delle bevande fresche. Come non citare Islares,
Santonà, o la riserva naturale de Las Marismas, uno dei più importanti gruppi di paludi della Spagna, popolata da una moltitudine di specie di uccelli migratori. E ancora i Picos de Europa, una vasta catena di monti vicinissimi al mare, che raggiungono un’altitudine di 2650 metri e ci
accompagnano sino alle Asturie, regione che segue la Cantabria. Poi ancora Guemes, dove ho avuto il piacere di pernottare alla Cabana del Abuelo Peuto Hostel, ostello privato tra i più grandi e importanti del cammino di Santiago, dove il suo reggente Padre Ernesto Bustio è diventato una delle figure più importanti del cammino del “norte”. Lì mi sono sentito veramente in mezzo ad una grande famiglia, condividendo la cena, e la colazione il giorno dopo, con tutti i pellegrini presenti. E ancora San Vicente de la Barquera, Santillana del Mar, dove risiedono siti archeologici risalenti all’era paleolitica, tra cui uno dei più importanti e’ Altamira. Castro Urdiales, Laredo e Santander, capitale della regione cantabrica, presso la cui baia sorge il Palacio della Magdalena, un tempo residenza estiva della famiglia reale. La Cantabria e’ ricca di varietà gastronomiche. Con i frutti del mare, crostacei , molluschi, merluzzo, sardine, si preparano vari piatti tipici del territorio come la Rabas de calamares (frittura di calamari), le Anchoas, (acciughe sott’olio), la Marmita de Bonito, (sgombro con patate, cipolla e peperone). Superata la Cantabria, eccomi nella regione delle Asturie, fra luoghi che oserei definire magici, ricchi di panorami mozzafiato, spiagge affascinanti, clima spesso umido e piovoso, un mix perfetto, che permette al camminatore di assaporare appieno una realtà di altri tempi, come essere catapultato in un passato dove tutto scorreva piano e si poteva vivere apprezzando le cose semplici e riuscendo a trovare quella pace interiore spesso difficile da assaporare nella realtà di tutti i giorni.

Costa delle Asturie





