
Santuario Vergine di Guadalupe
Il cammino oltre a consentire un’esperienza interiore unica, é costellato di luoghi magici, ricchi di storia, architettura, religione, tradizioni, cultura e buona cucina. Quelli che una volta erano villaggi di pescatori, la cui principale fonte di economia era appunto la pesca, adesso si sono trasformati in luoghi di vacanza, spesso affollati e confusionari, ma basta scavare più a fondo per conoscere le origini di questi luoghi unici. Partiamo da Lourdes, luogo di pellegrinaggio tra i più conosciuti e visitati. Ogni anno sono quasi 6 milioni le persone, provenienti da 140 paesi diversi, a calcare le piccole vie di un piccolo paese di montagna dove, nel 1858, una ragazza di nome Bernadette vide la Vergine apparire 18 volte, in una grotta vicino al fiume. Da quel momento ebbe inizio un pellegrinaggio continuo che aumentò anno dopo anno, facendo si che Lourdes diventasse una delle mete di pellegrinaggio più famose al mondo. Dalla Francia ci

Interno Santuario Vergine di Guadalupe Paesi Baschi
spostiamo in Spagna, dove iniziando dai paesi baschi, luogo di inizio del cammino, elencherò i luoghi più famosi, ma anche i piccoli villaggi, i luoghi di culto, la storia, le leggende e la cucina tipica del posto che ho avuto modo di vedere e scoprire, percorrendo a piedi, tutta la costa atlantica, sino alla meta finale, ovvero Santiago de Compostela.
Nei Paesi Baschi si trova il Santuario de Guadalupe, centro di culto legato molto alla tradizione marinara, eretto nel 1585 su un eremo preesistente. Il santuario si trova in posizione molto panoramica: dal sagrato si scorgono Irùn (piccola cittadina di confine, da dove parte il cammino
del nord), Hendaye e la costa francese verso Saint-Jean-de-Luz e Biarritz, il fiume Bidasoa e, naturalmente, l’oceano. Dal santuario ci spostiamo sul monte Ulia, e all’improvviso, dall’alto di un balcone naturale, davanti ai nostri occhi compare San Sebastiàn. Capitale della provincia basca, è una città splendida adagiata in una conca e circondata da tre spiagge; famoso il centro, con la Catedral del Buen Pastor, e le chiese di San Vicente e Santa Marìa. Percorrendo il meraviglioso lungomare, possiamo ammirare, la bellissima e grandissima

Spiaggia di La Concha San Sebastian
playa de La Concha (conchiglia), ricca di locali e ristoranti, famosa per i pintxos ( panini farciti in ogni modo, con tantissimi ingredienti diversi), da accompagnare a vino e sidro locale. Famoso il borgo antico, un tempo di pescatori, che testimonia la tradizione secolare legata al mare e alla pesca. E’ proprio dal borgo antico che sono passato prima di arrivare alla città nuova di San Sebastiàn: infatti per poter andare da una sponda all’altra del porto bisognava salire su una piccola imbarcazione che garantiva il passaggio in pochi minuti, ad un costo di
1.80 euro. La città vecchia è composta da caratteristiche abitazioni di stile basco, e al suo interno si trova il museo Victor Hugo, nella casa dove lo scrittore francese soggiornò. Da San Sebastiàn, la tappa successiva mi ha portato a Zarautz. Lungo il percorso, ho camminato attraverso splendidi prati su colline ricche di vegetazione, dove è il colore verde a farla da padrone, con l’oceano atlantico che fa da sfondo a questo splendido paesaggio, e la presenza di piccole casette a picco sul mare, animali liberi al pascolo e un clima mite e fresco. Zarautz è una piccola cittadina turistica famosa per la sua immensa spiaggia, frequentata per lo più da surfisti, data la presenza costante di forti venti.
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