Sin dall’inizio, la mia idea era di portare l’essenziale nello zaino, e infatti sono riuscito a portare il
suo peso a 6 kg, che equivalgono al dieci per cento del mio peso corporeo. Tra gli oggetti sacrificati e rimasti a casa, c’erano i bastoni da trekking, fondamentali nella distribuzione dei carichi: infatti il loro utilizzo soprattutto in percorsi lunghi, fa si che il peso dello zaino venga distribuito in egual modo agli arti superiori e a quelli inferiori, con un risparmio notevole di energia fisica, indispensabile, per affrontare tappe di 30 km giornalieri, spalmate in poco più di un mese di cammino. Tuttavia, il rischio di vedermeli prendere ai controlli in aeroporto come in precedenti esperienze, era accompagnato dall’idea di utilizzare un qualcosa già presente in quella natura che da lì a poco avrei esplorato e percorso, mi ha portato ad affrontare l’inizio del cammino senza il fondamentale dei miei bastoni e a percorrere così diversi giorni. Giunto nei paesi baschi, il territorio ricco di vegetazione di ogni tipo offriva imponenti canne, grandi quanto alberi, ma anche pià piccole che potevano fare al caso mio. Notavo come i camminatori inglesi, francesi,

Oceano Atlantico, Paesi Baschi
anche tedeschi, li spezzassero ancora verdi per poterle utilizzare come appoggio, ma io sapevo che andavano prima fatte essiccare al sole, perché altrimenti si sarebbero rotte quasi subito, ed infatti lungo la strada se ne trovano tantissime abbandonate. Oltre alla vegetazione spontanea vi erano tantissimi campi coltivati dove spesso capitava di incrociare lo sguardo degli abitanti della zona. Proprio ad uno di loro, dunque, ho chiesto la coppia di canne di bambù, di quelle utilizzate in
agricoltura, dopo essere state fatte essiccare al sole, per diventare robuste e durature nel tempo. Con le canne a mo’ di bastoni, avrei potuto proseguire con minore disagio la lunga strada che mi avrebbe portato a Santiago di Compostela. Il contadino che mi ha dato le canne è stato uno dei tanti incontri che ho fatto lungo il cammino, e i due bastoni si sono dimostrati fondamentali nella prosecuzione del percorso: grazie a loro ho evitato le cadute durante le giornate di pioggia incessante e alleviato la fatica durante le salite che ogni volta mi si paravano innanzi come a volermi sfidare, e con loro ho calpestato tutta la costa atlantica della Spagna.
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