
“Los palos”
“A me non costa nulla, regalarti los palos (due canne di bambù) però mi devi fare una promessa: le devi portare a Santiago..” Non ebbi nessuna esitazione su cosa rispondere, perché a me serviva un aiuto. “Va bene”, dissi, “ci puoi contare”. Mi trovavo solamente all’inizio di un percorso attraverso mille difficoltà, che però alla fine mi avrebbe dato una importante consapevolezza: ogni sforzo fatto non sarebbe stato vano, e ogni persona incontrata, ogni sorriso ricevuto, avrebbero avuto un significato. Ci sarebbe da soffermarsi sull’importanza che le due canne di bambù hanno avuto per il completamento di un cammino caratterizzato dal continuo sali e scendi tipico del territorio del nord della Spagna, che, considerando i km complessivi del cammino del nord oltre 830 e il dislivello totale di 16.304 in salita di media lo rendono uno più affascinanti. La diversità di territori attraversati, con l’oceano che fa da sfondo a paesaggi e villaggi a picco sul mare, animali liberi al pascolo, clima umido e piovoso, panorami mozzafiato, influenzano molto la meravigliosa ospitalità e l’accoglienza unica, tipica del popolo spagnolo, che come quello italiano ha origini latine. Torniamo alle canne di bambù. Cosa mi ha spinto a cercarle fortemente? Partito da Reggio Calabria con un treno diretto per Napoli Centrale, ho pernottato nei pressi dell’aeroporto di Capodichino, da dove il giorno successivo mi aspettava il volo che mi avrebbe portato a Lourdes, luogo di partenza del cammino.
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