Le lame da caccia sono anch’esse bellissime. Come in tutte le contrade orientali, si tratta di armi molto ben lavorate recanti a volte 
ricchissimi motivi grafici di tipo fitomorfo, più vicini alla tradizione islamica araba, ma altre volte geometrie classicamente persiane, quindi più regolari ed asciutte, e pur sempre magnifiche. In qualche caso le destinazioni 
d’uso, ovvero le grandi cacce, vengono evocate dalla foggia dell’impugnatura che può rappresentare una fiera o a volte un cane.
Sempre traspare dai manufatti l’importanza che la caccia ha per questo popolo straordinario. Per approfondirla a dovere ovviamente non basta un viaggio, e questo è uno dei motivi che mi spingono a riprogrammarne un altro, magari con la possibilità di respirare dal vero qualche sorso dello spirito indomabile che ha reso l’Iran una terra magica, detentrice di molte realtà parallele e conviventi per molti versi ancora non completamente conosciute.
